TAR Roma, sez. V, sentenza 2024-04-08, n. 202406742
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Testo completo
Pubblicato il 08/04/2024
N. 06742/2024 REG.PROV.COLL.
N. 06510/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6510 del 2020, proposto da
IA MO, rappresentata e difesa dagli avvocati Liliana Farronato, Stefano Mosillo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Liliana Farronato in Roma, Piazzale delle Belle Arti 1;
contro
Ministero della Giustizia, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti
VI AS, controinteressato intimato non costituito in giudizio;
AN AR AP, rappresentata e difesa dall'avvocato Emanuela Mazzola, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l'annullamento
del provvedimento del 17 giugno 2020 con il quale, in ritenuta ottemperanza della sentenza del TAR Lazio, Sez. I quater n.3443 del 19 marzo 2020, è stato conferito al Dott. VI AS l'incarico dirigenziale di direttore della Casa Reclusione di Roma Rebibbia e di qualsiasi altro atto presupposto connesso e comunque conseguenziale tra cui il provvedimento 09 giugno 2020 con il quale, sempre in ritenuta esecuzione della sentenza del TAR Lazio, Sez.I quater, n.3443 del 19 marzo 2020 è stato revocato il provvedimento 20 novembre 2018 di conferimento alla ricorrente dell'incarico di direttore della Casa di Reclusione di Roma Rebibbia nonché di qualsiasi altro atto presupposto connesso o comunque conseguenziale.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero della Giustizia e di AN AR AP;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 20 marzo 2024 la dott.ssa Virginia Arata e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con ricorso depositato il 7 agosto 2020 e ritualmente notificato, l’odierna ricorrente ha impugnato il provvedimento indicato in epigrafe, domandandone l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia.
Si sono costituite in giudizio l’Amministrazione resistente e la controinteressata AN AR AP controdeducendo a quanto sostenuto nell’atto introduttivo, depositando documentazione e chiedendo il rigetto del ricorso.
Con ordinanza cautelare nr. 5619/2020 il Collegio ha respinto la domanda cautelare.
All’udienza del 20 marzo 2024 la causa è stata discussa e trattenuta in decisione.
Il ricorso è infondato e deve essere rigettato.
La ricorrente