TAR Palermo, sez. I, sentenza 2017-06-23, n. 201701646

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Palermo, sez. I, sentenza 2017-06-23, n. 201701646
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Palermo
Numero : 201701646
Data del deposito : 23 giugno 2017
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 23/06/2017

N. 01646/2017 REG.PROV.COLL.

N. 02138/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2138 del 2012, proposto da:
A M, in proprio e, occorrendo, nella qualità di erede del Sig. M F rappresentato e difeso dagli avvocati A C e Carlo Comande', con domicilio eletto presso lo studio Carlo Comande' in Palermo, via N. Morello N.40;



contro

Ministero dei Beni e delle Attivita' Culturali, Assessorato Beni Culturali e dell'Identita' Siciliana, Soprintendenza Bb.Cc.Aa. di Trapani, in persona dei legali rappresentanti pro tempore , rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, domiciliataria, con uffici siti in Palermo, via A. De Gasperi 81;



per l'annullamento

-della nota prot. 44352 del 19/09/2012 di riscontro dall’istanza del 28/07/2011 tendente ad ottenere un premio per il rinvenimento di reperti archeologici.

-di ogni ulteriore atto presupposto e consequenziale;

nonché per il riconoscimento

del diritto all’ottenimento del suddetto premio per i ritrovamenti archeologici in virtù della normativa vigente.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio dell’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo per le Amministrazioni intimate;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 13 gennaio 2017 il dott. Roberto Valenti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

Con ricorso notificato il 15/11/2012 e depositato il successivo 26/11, il ricorrente premette di aver avuto in eredità dal padre F M, custodendoli senza consapevolezza del reale valore storico archeologico, i beni che il genitore aveva tratto dal nonno (Pietro Mangiapane) e rinvenuti in passato presumibilmente in acque del Mediterraneo.

Espone quindi che in esecuzione, in data 15/06/2004, di un provvedimento di perquisizione ex art. 247 c.p.p. disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, veniva disposto il sequestro di alcuni beni in quanto ritenuti di elevato valore storico-archeologico: in detta sede il M A rendeva dichiarazione alle forze dell’ordine affermando di essere ignaro dell’interesse o dell’elevato valore dei beni oggetto di sequestro.

In particolare, gli organi di P.S. rinvenivano e ponevano sotto sequestro i seguenti oggetti:

1. anfora da trasporto, presumibilmente di tipo "dressel", con presenze di incrostazioni da agenti marini, altezza cm. 83;

2. collo di anfora biansato con incrostazioni marine, diam. cm. 14,5, larg. cm . 22,5;

3. ciotola di colore marrone, biansata, frammentata e parzialmente ricomposta, con alcune incrostazioni marine, dim. H. cm.9 x Iargh. max cm.29;

4. piatto — vassoio frammentato e ricomposto, diam. cm. 41 x h cm. 6,5;

5. frammento di parte superiore di anfora, con incrostazioni marine, alt. cm. 44;

6. rostro in bronzo con parte anteriore modanata costituita da tre elementi orizzontali e grosso tendente centrale verticale; sulle guance si nota decorazione floreale e fori per l'aggancio alla struttura lignea dell'imbarcazione, III secolo a.C. misure h. 83 cm x 87 cm. Lunghezza;

7. ceppo di ancora in piombo a scatola centrale con ponticello epoca romana lunghezza cm 100 x cm 14 larghezza scatola;

8. frammento di parte superiore di anfora, epoca tardo romana, diametro orlo conservato cm. 12 h. cm 37;

9. anfora cilindrica di tipo tripolitano (tipo Keay 56) mancante dell'orlo lungh. cons cm. 1.05 diam. cm. 45 1V—V sec. d.C.;

10. anfora a corpo globulare schiacciato su base piatta, mancante delle anse epoca tarda medievale misure cm. 27h x diam. cm.37;

11. anfora con la spalla a superficie corrugata, epoca tardo romana, altezza cm. 58 e diametro max. 27;

12. anfora con superficie corrugata, epoca tardo romana, h cm.60 x 27 diam. max;

13. anfora cilindrica del tipo "late roman" lV-V sec. d.C. cm, 112h x 27 cm di diametro, lieve lacuna all'orlo;

14. anfora cilindrica di tipo rodio con anse bifide, IV secolo d.C, ricomposta da due frammenti, cm. 107 diam. max. cm.28;

15. porzione inferiore di anfora cilindrica di tipo indefinibile, h cons. cm.70 diam max. cm.28;

16. porzione inferiore di anfora cilindrica di tipo indefinibile h. cons. cm.48 diam. max cm.39;

17. porzione superiore di anfora romana, con bollo rettangolare impresso sulla spalla recante 3 lettere: M1C 11 — III sec. d.C. diametro orlo cm. 14;

18. frammento di parte sup. di anfora di tipo tripolitano 1V — V sec. d.C. diam. orlo cm. 14;

19. anfora greco-italica mancante del fondo e di parte dell'orlo, h cons. cm. 62, diam. max. cm.39;

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