TAR Napoli, sez. V, sentenza 2022-10-04, n. 202206157
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Testo completo
Pubblicato il 04/10/2022
N. 06157/2022 REG.PROV.COLL.
N. 00565/2019 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 565 del 2019, proposto da
-OMISSIS- rappresentati e difesi dall'avvocato Antonio Messina, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero dell'Interno;
Questura di Caserta, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, domiciliataria ex lege in Napoli, via Armando Diaz, 11;
per l'annullamento:
a) del provvedimento CAT.14E/Div.P.A.S.I./2018 del 29 novembre 2018, notificato a mani in data 4 dicembre 2018, reso dal Questore della Provincia di Caserta, avente ad oggetto il rigetto dell'istanza inoltrata dalla sig.ra -OMISSIS- volta al rilascio della licenza di Pubblica Sicurezza, ai sensi dell'art. 127 e ss. del T.U.L.P.S., per l'esercizio dell'attività di commercio di oggetti preziosi nei locali ubicati nel Centro Commerciale “Il Tarì”, sito in Marcianise (CE) località Pozzo Bianco 1/A;
b) di ogni altro atto e/o provvedimento connesso, collegato e/o conseguente se ed in quanto lesivo degli interessi dell'istante;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio della Questura di Caserta;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore la dott.ssa Maria Grazia D'Alterio nell'udienza straordinaria del giorno 13 settembre 2022, tenuta da remoto a termini dell’art. 87, comma 4-bis c.p.a., e trattenuta la causa in decisione come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. La ricorrente, premesso di aver lavorato per quasi dieci anni nell’ambito del commercio di preziosi, seguendo una centenaria tradizione familiare iniziata nel lontano 1914 dal bisnonno, ha esposto di aver presentato alla Questura di Caserta apposita domanda volta ad ottenere il rilascio dell’autorizzazione al commercio di oggetti preziosi, avendo intenzione di aprire un negozio in Marcianise (CE), località Pozzo Bianco, presso il centro commerciale “Il Tarì”.
1.1 Senonché, con l’atto oggetto dell’odierna impugnativa l’Amministrazione ha respinto la domanda, evidenziando la carenza dei requisiti della buona condotta e conseguente affidabilità in capo alla ricorrente, così come prescritti dalla vigente normativa in materia di commercio di oggetti preziosi, essendo emerso che “ i genitori della predetta richiedente la licenza di Pubblica Sicurezza in argomento, risultano entrambi essere stati denunciati nell'anno 2012 dalla Guardia di Finanza — Nucleo Polizia Tributaria di Arezzo, per i reati di ricettazione e violazione della disciplina del mercato dell'oro, in quanto inquadrati in una organizzazione criminale ramificata anche nel territorio nazionale e con proiezioni anche all'estero, con la finalità dell'approvvigionamento illegale di ingentissimi quantitativi di oro di dubbia tracciabilità ed ancora indagati nell'anno 2014 dai Carabinieri di Alife (CE), unitariamente ad altre numerose persone, per i reati di ricettazione e riciclaggio di monili in oro di provenienza furtiva; (….) risulta convivere con i