TAR Napoli, sez. VI, sentenza 2010-07-15, n. 201016806

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Napoli, sez. VI, sentenza 2010-07-15, n. 201016806
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Napoli
Numero : 201016806
Data del deposito : 15 luglio 2010
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 03674/1991 REG.RIC.

N. 16806/2010 REG.SEN.

N. 03674/1991 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 3674 del 1991, proposto da:
M D, rappresentato e difeso dall'avv. B M, domiciliato ex lege presso la Segreteria T.A.R. essendo mancata l’elezione di domicilio nel Comune in cui ha sede questo Tribunale Amministrativo (art. 35, comma 2, t.u. Cons. St., approvato con r.d. 26 giugno 1924, n. 1054);

contro

Comune di Barano D'Ischia in persona del Sindaco p.t. non costituito;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

ordinanza di demolizione del Comune di Barano n. 91/91

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 maggio 2010 il dott. L C e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;


FATTO e DIRITTO

Con ricorso ritualmente notificato, MIGLIACCIO DOMENICO impugnava i provvedimenti indicati in epigrafe e, in virtù di numerose censure in fatto e in diritto, ne chiedeva l’annullamento e, in via incidentale, la sospensione dell’efficacia.

Il Tribunale all’esito dell’udienza camerale del 11.06.1991 accoglieva la domanda di sospensiva.

Nessuno si costituiva per il Comune intimato.

All’esito dell’udienza di trattazione del 19.05.2010, il Collegio tratteneva la causa in decisione.

Il ricorso ha ad oggetto l’ordinanza di demolizione del 05.02.1991 relativa ad alcune opere edili effettuate in agro di Barano alla via T. Vatoliere. Il ricorrente ha documentato la presentazione di domanda di condono ex L. 724/1994 in data 27.02.1995.

Tale circostanza, integra senza dubbio, per costante giurisprudenza di questo Tribunale, una causa di sopravvenuta carenza di interesse, con conseguente declaratoria di improcedibilità del ricorso. E difatti la presentazione della domanda di condono fa venir meno l'interesse alla decisione sul ricorso contro l'ordinanza di demolizione dell'abuso, considerato che, da un lato, il rilascio della concessione in sanatoria produce evidentemente l'improcedibilità del ricorso e, dall'altro, uguale effetto si produce in caso di diniego di condono, concentrandosi l'interesse nel contestare con apposito ricorso l'eventuale provvedimento di diniego della sanatoria ed il conseguente doveroso nuovo provvedimento sanzionatorio, nei termini e nei limiti in cui essa è stata richiesta (cfr., ex multis, T.A.R. Campania Napoli, sez. VI, 18 marzo 2008 , n. 1399 e T.A.R. Puglia Lecce, sez. I, 03 aprile 2007 , n. 1499).

Sussistono giusti motivi, attesa la definizione della controversia in rito nei termini sopra evidenziati, per compensare le spese di giudizio.

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