TAR Bari, sez. III, sentenza 2024-07-19, n. 202400881

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Bari, sez. III, sentenza 2024-07-19, n. 202400881
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Bari
Numero : 202400881
Data del deposito : 19 luglio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 19/07/2024

N. 00881/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00789/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 789 del 2019, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avv. Dario Belluccio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Bari alla via Melo, 97;



per l'annullamento

previa sospensione dell’efficacia

- del decreto del Questore della Provincia di Bari Cat. A.11.2018/Imm./n.56/P.S. del 30 maggio 2019 di diniego del rinnovo del permesso di soggiorno;

- nonché di ogni ulteriore atto connesso, presupposto e/o consequenziale;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 26 giugno 2024 il dott. Lorenzo Ieva e uditi per le parti i difensori avv. Dario Belluccio, per la parte ricorrente, e l'avv. dello Stato Lydia Fiandaca, per il Ministero resistente;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

1.- Con ricorso depositato come in rito, l’istante extracomunitario del Senegal, da tempo dimorante in Italia, impugnava il diniego di permesso di soggiorno, in particolare censurando la violazione di legge, ossia degli articoli 5 e 26 e dell’art. 9 del d.lgs. 25 luglio 1998, n. 286 (nel testo sostituito dall’art. 1 del d.lgs. 8 gennaio 2007, n. 3), dell’art. 14 d.p.r. 31 agosto 1999, n. 394, nella specie a seguito dell’ordinanza della Corte costituzionale 17 marzo 2014, n. 58, che ha ribadito e sottolineato l’orientamento della giurisprudenza, secondo cui l'eventuale diniego di

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