TAR Milano, sez. II, sentenza 2019-11-26, n. 201902500

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Milano, sez. II, sentenza 2019-11-26, n. 201902500
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Milano
Numero : 201902500
Data del deposito : 26 novembre 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 26/11/2019

N. 02500/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00420/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 420 del 2018, proposto da
- Associazione Italia Nostra Onlus, in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dagli Avv.ti F G e M A C e domiciliata ai sensi dell’art. 25 cod. proc. amm.;



contro

- il Comune di Milano, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti P C, A M, A M A, A M P, M L B ed E M F ed elettivamente domiciliato in Milano, Via della Guastalla n. 6, presso la sede dell’Avvocatura comunale;
- la Regione Lombardia, in persona del Presidente pro-tempore, rappresentata e difesa dall’Avv. P P ed elettivamente domiciliata in Milano, Piazza Città di Lombardia n. 1;
- FS Sistemi Urbani S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dagli Avv.ti Francesco Gianni e Maria Grazia Lanero ed elettivamente domiciliata presso lo studio degli stessi in Milano, Piazza Belgioioso n. 2;
- Ferrovie dello Stato S.p.A., in persona del legale rappresentante pro-tempore, non costituita in giudizio;
- Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., in persona del legale rappresentante pro-tempore, non costituita in giudizio;



nei confronti

- Savills Investment Management S.G.R. S.p.A., in persona del legale rappresentante pro-tempore, in qualità di società di gestione e per conto del fondo denominato “Olimpia Investment Fund – Fondo Comune di Investimento Alternativo Immobiliare Riservato”, rappresentata e difesa dall’Avv. Guido Alberto Inzaghi ed elettivamente domiciliata presso lo studio dello stesso in Milano, Piazza E. Duse n. 3;
- Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in persona del legale rappresentante pro-tempore, non costituita in giudizio;



e con l'intervento di

ad opponendum:
- Coima S.G.R. S.p.A., in persona del legale rappresentante pro-tempore, nell’interesse e quale società di gestione del fondo immobiliare denominato “Coima Mistral Fund”, rappresentata e difesa dall’Avv. Guido Alberto Inzaghi ed elettivamente domiciliata presso lo studio dello stesso in Milano, Piazza E. Duse n. 3;



per l’annullamento

- del Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Lombardia 1° agosto 2017, n. 754, avente ad oggetto l’approvazione dell’Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 2000, per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse e in dismissione, site nel Comune di Milano, denominate «Scalo Farini, Scalo Romana, Scalo e Stazione di Porta Genova, Scalo Basso di Lambrate, parte degli scali Greco-Breda e Rogoredo, aree ferroviarie S. Cristoforo», in correlazione con il potenziamento del sistema ferroviario in ambito milanese, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, Serie Ordinaria, n. 31, del 3 agosto 2017;

- della Delibera del Consiglio comunale di Milano n. 19/2017 del 13 luglio 2017, avente ad oggetto la ratifica, ai sensi dell’art. 34, comma 5, D. Lgs. n. 267 del 2000, dell’adesione del Sindaco del Comune di Milano all’Accordo di Programma, per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse e in dismissione, site nel Comune di Milano, denominate «Scalo Farini, Scalo Romana, Scalo e Stazione di Porta Genova, Scalo Basso di Lambrate, parte degli scali Greco-Breda e Rogoredo, aree ferroviarie S. Cristoforo», in correlazione con il potenziamento del sistema ferroviario in ambito milanese;

- dell’Accordo di programma sottoscritto in data 22 giugno 2017 “ai sensi dell’art. 34 del d. lgs. n. 267/2000, per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse e in dismissione, site in Comune di Milano denominate: «Scalo Farini, Scalo Romana, Scalo e Stazione di Porta Genova, Scalo Basso di Lambrate, parte degli Scali Greco-Breda e Rogoredo, aree ferroviarie S. Cristoforo», in correlazione con il potenziamento del sistema ferroviario in ambito milanese”;

- di ogni altro atto presupposto, consequenziale e/o connesso.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di Milano, della Regione Lombardia, di FS Sistemi Urbani S.r.l. e di Savills Investment Management S.G.R. S.p.A.;

Visto l’intervento ad opponendum di Coima S.G.R. S.p.A.;

Visto il decreto n. 786/2019 con cui è stato autorizzato il deposito in giudizio da parte della difesa del Comune di Milano, su supporto informatico non modificabile, di parte della documentazione (ossia gli elaborati facenti parte dell’Accordo di Programma), avuto riguardo all’inidoneità della stessa ad essere depositata con le ordinarie modalità telematiche;

Visti i decreti n. 827/2019, n. 830/2019 e n. 853/2019 con cui è stato autorizzato il superamento dei limiti dimensionali delle memorie difensive di alcune delle parti di causa;

Vista l’ordinanza n. 2164/2019 con cui sono state autorizzate le riprese audiovisive dell’udienza pubblica relativa al presente giudizio;

Visti tutti gli atti della causa;

Designato relatore il consigliere Antonio De Vita;

Uditi, all’udienza pubblica del 15 ottobre 2019, i difensori delle parti, come specificato nel verbale;

Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.



FATTO

Con ricorso depositato in giudizio in data 16 febbraio 2018, a seguito di trasposizione del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, l’Associazione ricorrente ha impugnato, unitamente agli atti presupposti, il Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Lombardia 1° agosto 2017, n. 754, avente ad oggetto l’approvazione dell’Accordo di Programma, ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 2000, per la trasformazione urbanistica delle aree ferroviarie dismesse e in dismissione, site nel Comune di Milano, denominate «Scalo Farini, Scalo Romana, Scalo e Stazione di Porta Genova, Scalo Basso di Lambrate, parte degli scali Greco-Breda e Rogoredo, aree ferroviarie S. Cristoforo», in correlazione con il potenziamento del sistema ferroviario in ambito milanese, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia, Serie Ordinaria, n. 31, del 3 agosto 2017.

Il Comune di Milano e le Ferrovie dello Stato S.p.A., in data 25 luglio 2005 e in data 20 marzo 2007, hanno stipulato degli accordi finalizzati alla trasformazione urbanistica e alla valorizzazione immobiliare delle aree ferroviarie dismesse situate nell’ambito cittadino, aventi un’estensione di oltre un milione e duecentomila metri quadrati, con il connesso impegno della Società a potenziare il sistema ferroviario milanese. In esecuzione di tali accordi, in data 27 luglio 2007, il Sindaco del Comune di Milano ha promosso l’Accordo di Programma, in variante al vigente P.R.G., ai sensi dell’art. 34 del D. Lgs. n. 267 del 2000 e dell’art. 6 della legge regionale n. 2 del 2003, cui hanno aderito la Regione Lombardia oltre che le Ferrovie dello Stato. Dopo la modifica e l’integrazione da parte comunale del predetto atto di promozione dell’Accordo, in data 29 luglio 2008 è stato avviato il procedimento di V.A.S. e in data 2 gennaio 2009 è stato pubblicato l’avviso di avvio del procedimento di variante urbanistica connesso alla proposta di Accordo di Programma.

In data 30 aprile 2009 sono stati pubblicati sul sito web comunale la proposta di variante al P.R.G., il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica, seguiti dalla presentazione di alcune osservazioni e dai pareri dei Consigli di Zona. La Conferenza dei Rappresentanti dell’Accordo in data 16 dicembre 2009 ha validato i contenuti della proposta di variante urbanistica, corredata dei documenti relativi al procedimento di V.A.S. e dal Parere Motivato, con conseguente pubblicazione di tutta tale documentazione in data 23 dicembre 2009 sui siti web del Comune e della Regione e deposito presso il Settore competente del Comune, con pubblicazione del relativo avviso di avvenuto deposito sul B.U.R.L. del 23 dicembre 2009 e all’Albo Pretorio. Con la delibera consiliare n. 16 del 22 maggio 2012 è stato approvato il P.G.T. del Comune di Milano, le cui norme transitorie hanno previsto la prosecuzione del procedimento relativo all’Accordo di Programma, stabilendosi che la trasformazione degli ambiti ferroviari dismessi dovesse avvenire a mezzo di un accordo di programma unitario. In data 8 luglio 2015, la Conferenza dei Rappresentanti ha validato l’ipotesi di accordo predisposta dalla Segreteria Tecnica, che poi è stata sottoscritta da tutte le parti; tuttavia il Consiglio comunale, nei termini previsti dall’art. 34, comma 5, del D. Lgs. n. 267 del 2000, non ha provveduto alla ratifica dell’Accordo.

Successivamente, con le delibere n. 27 del 7 luglio 2016 e n. 44 del 14 novembre 2016, sono state approvate le linee di indirizzo migliorative rispetto all’ipotesi di accordo non ratificata, finalizzate a superare l’iniziale dissenso. Con atto del 26 maggio 2017, la Società Savills, in qualità di gestore del Fondo Olimpia, proprietario di un compendio immobiliare corrispondente alla massima parte dell’Unità Farini – Valtellina della Zona Speciale Farini, ha formulato l’istanza di adesione all’Accordo di Programma, accolta dalla Conferenza dei Rappresentanti in data 29 maggio 2017. In data 20 giugno 2017 la Conferenza dei Rappresentanti, all’esito della Dichiarazione di Sintesi Finale aggiornata, emessa in sede di V.A.S., ha approvato il testo finale dell’Accordo, poi sottoscritto da tutte le parti in data 22-23 giugno 2017 e ratificato dal Consiglio comunale con delibera n. 19 del 13 luglio 2017, nonché approvato con decreto del Presidente della Regione Lombardia n. 754 in data 1° agosto 2017, a seguito di delibera della Giunta regionale n. 6772 del 22 giugno 2017.

Con ricorso straordinario notificato in data 4 dicembre 2017, poi trasposto in sede giurisdizionale a seguito dell’opposizione del Comune di

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