TAR Roma, sez. I, sentenza breve 2014-02-04, n. 201401392
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Testo completo
N. 01392/2014 REG.PROV.COLL.
N. 11080/2013 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm., nel giudizio introdotto con il ricorso 11080/13, proposto da Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , assistita e difesa dall'avv. S. S D, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Bocca di Leone 78;
contro
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – A.G.Com., in persona del legale rappresentante pro tempore , assistita e difesa dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
Il Gruppo parlamentare presso la Camera dei deputati “Il popolo della libertà – Berlusconi presidente”, in persona del presidente pro tempore Renato Brunetta, anche in proprio, non costituiti in giudizio
per l'annullamento
- della delibera A.G.Com. 25 luglio 2013, n. 477/13/CONS;
- ove occorra, e per quanto di ragione - in subordine alla richiesta di disapplicazione in parte qua - della delibera A.G.Com n. 22/06/CSP;
- di ogni altro atto presupposto, connesso ovvero conseguenziale e, in particolare, della comunicazione di avvio del procedimento notificata in data 28 giugno 2013.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 15 gennaio 2014 il cons. avv. A. Gabbricci e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Comunicato, nel corso dell’udienza camerale a tale scopo fissata, che il Collegio avrebbe potuto definire la controversia con decisione in forma semplificata, ex art. 60 c.p.a., senza che, sul punto, le parti presenti abbiano sollevato rilievi o riserve;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Il presidente del gruppo parlamentare presso la Camera dei deputati “Il popolo della libertà – Berlusconi presidente”, inviò nominativamente al presidente, ai quattro commissari ed alla direttrice del “servizi media” dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni un esposto, avente ad oggetto la «violazione del pluralismo dell’informazione nella trasmissione “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio, RAI3»
2.1. Nell’atto, anche “per future ed eventuali responsabilità connesse alla violazione dei principi e all’omessa vigilanza del rispetto del pluralismo dell’informazione”, si rammentava come il pluralismo, l’obiettività, la completezza, la lealtà e l’imparzialità sono principi fondamentali ai quali deve ispirarsi l’informazione, in particolare quella diffusa attraverso le trasmissioni del servizio pubblico radiotelevisivo
2.2. A sua volta, la deliberazione 22/06/CSP della stessa A.G.Com., che, all’art. 2, stabilisce come “Tutte le trasmissioni di informazione, compresi i telegiornali , le rubriche e le trasmissioni di approfondimento devono rispettare i principi di completezza e correttezza dell’informazione, obiettività, equità, lealtà, imparzialità, pluralità dei punti di vista e parità di trattamento” (I comma) e “Nei programmi di informazione e di approfondimento l’equilibrio delle presenze deve essere assicurato durante il ciclo della trasmissione, dando, ove possibile, preventiva notizia degli interventi programmati” (II comma).
2.3. Al contrario, prosegue l’esposto, nella trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, nel periodo compreso tra il 30 settembre 2012 e il 26 maggio 2013, su sessanta puntate trasmesse sono stati complessivamente ospitati venti esponenti appartenenti al Partito democratico o comunque riconducibili all’area del centrosinistra [e ne segue l’elenco, con le rispettive date], mentre solo quattro sono stati gli ospiti presenti in trasmissione, appartenenti alla coalizione di centrodestra (S