TAR Roma, sez. 3S, sentenza 2020-07-01, n. 202007439
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
Pubblicato il 01/07/2020
N. 07439/2020 REG.PROV.COLL.
N. 06390/2011 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Terza Stralcio)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6390 del 2011, proposto da
Rti Reti Televisive Italiane S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dagli avvocati L M e G R, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Panama, 58;
contro
Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l'annullamento
della delibera n. 135/11/CSP del 23.05.11 di irrogazione di sanzione per violazione dei principi in materia di par condicio e delle disposizioni di attuazione relativa alla campagna elettorale per le elezioni provinciali e comunali dei giorni 15 e 16 maggio 2011 (art. 119 c.p.a.).
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Autorita' per le Garanzie nelle Comunicazioni;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza smaltimento del giorno 26 giugno 2020, celebrata nelle forme di cui all’art. 84 d.l. n. 18/20 convertito in l. n. 27/2020, la dott.ssa F G come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
La Rti Reti Televisive Italiane s.p.a., editrice del TG5, ha impugnato dinanzi al Tar del Lazio la delibera n. 135/11/CSP, del 23 maggio 2011 con cui le è stata inflitta la sanzione di €. 100.000,00 per l'inosservanza dei principi in materia di par condicio recati dalla l. n. 28/00 e dalla delibera n. 80/11/CSP in relazione ad un'intervista al Presidente del Consiglio dei Ministri trasmessa dal notiziario Tg5 in data 20 maggio 2011, alle ore 20:00.
Ha, altresì, richiesto, ove occorresse, l’annullamento delle delibere presupposte n. 80/11/CSP recante le “ Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per le elezioni provinciali e comunali fissate per i giorni 15 e 16 maggio 2011 ”, n. 224/11/CONS recante “ Provvedimento sul rispetto dei principi fissati in materia di informazione nei telegiornali durante le elezioni provinciali e colmami, fissate per i giorni 15 e 16 maggio 2011 ” e n. 114/11/CSP con la quale l'Autorità le ha ordinato di provvedere all'immediato riequilibrio nei telegiornali TG4, Canale 5 e Studio Aperto nelle giornate di campagna elettorale 11-13 maggio 2011.
A fondamento delle prospettate illegittimità della delibera n. 114/11/CSP ha, in particolare, sostenuto vizi di a) violazione degli artt. 1 e 3 delibera n. 243/10/CSP, art. 6 co. 3 delibera n. 80/11/CSP, in relazione all'art. 5 l. n. 28/00 ed agli artt. 3 e 7 d.lgs. n. 177/2005, del principio dell'affidamento ed eccesso di potere per difetto assoluto di motivazione, essendosi da un lato imposta la garanzia della parità di trattamento tra le forze politiche, sulla base degli appositi monitoraggi, non su base settimanale come previsto dai menzionati atti di regolazione, bensì su base giornaliera e dall’altro essendo stata la misura eccezionale adottata sulla base un “qualche squilibrio” del tempo parola e del tempo di notizia nella settimana precedente; b) eccesso di potere nelle figure sintomatiche del travisamento dei dati di fatto e della carenza di istruttoria, essendo il monitoraggio stato effettuato dall'ISIMM ricerche in maniera del tutto unilaterale; c) violazione artt. 5 l. n. 28/2000 e 6 delibera n. 80/11/CSP, eccesso di potere per contraddittorietà ed illogicità della motivazione, travisamento dei fatti e carenza di istruttoria, in quanto l’esame dei dati ISIMM sui "tempi di parola" dimostrava rispetto del pluralismo con spazi per la maggioranza del