TAR Bologna, sez. II, sentenza 2011-09-28, n. 201100678
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Testo completo
N. 00678/2011 REG.PROV.COLL.
N. 00352/2006 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna
(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 352 del 2006, proposto da:
M P, rappresentato e difeso dagli avv. E D R e F D R, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. G S, in Bologna, via S. Felice n. 6;
contro
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, presso i cui Uffici, in Bologna, via Guido Reni n. 4, è domiciliato “ex lege”;
per l'accertamento
del diritto dell’odierno ricorrente, Ispettore Capo della Polizia di Stato, alla promozione e al relativo inquadramento nella qualifica di Ispettore Superiore S.U.P.S., ex art. 14, lett. b) del D. Lgs. n. 197 del 1995 con decorrenza dall’anno 1999 e per il conseguente annullamento della comunicazione del Ministero dell’Interno a CONSAP, relativa alla posizione giuridica del medesimo e, infine, per la condanna della suddetta amministrazione a corrispondergli gli emolumenti arretrati dovuti per la suddetta promozione a Ispettore Superiore S.U.P.S. con rivalutazione monetaria e interessi legali.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore, all'udienza pubblica del giorno 27 aprile 2011, il dott. U G e uditi, per le parti, i difensori, come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con il ricorso in epigrafe, un Ispettore Capo della Polizia di Stato chiede l’accertamento del proprio diritto alla promozione e al corrispondente inquadramento, ai sensi dell’art. 14, lett. b) del D. Lgs. n. 197 del 1995, nella qualifica di Ispettore Superiore S.U.P.S. con decorrenza dall’anno 1999, con conseguente richiesta di condanna del Ministero dell’Interno a corrispondergli gli emolumenti