Pubblicato il 09/05/2018

N. 00495/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02233/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2233 del 1997, proposto dal sig.
D N, rappresentato e difeso dall’avv. P V G e con domicilio eletto presso lo studio dello stesso, in Venezia, S. Croce, n. 466/G

contro

Comune di Venezia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv.ti A I, N O, M B e Raffaella Di Graci e con domicilio eletto presso la Sede municipale, in Venezia, S. Marco, n. 4091

per l’annullamento

- del provvedimento del Comune di Venezia – Assessorato all’Edilizia Privata n. 67654/1622/01 del 7 marzo 1997, notificato il 17 aprile 1997, recante rigetto dell’istanza di condono presentata dal sig. D N il 9 dicembre 1985, avente ad oggetto opere eseguite nell’immobile di S. Martino Sinistra (Burano), n. 540, censito in catasto alla Sez. di Burano, fg. n. 26, mapp. n. 806, nonché la comunicazione del relativo parere negativo espresso dall’Amministrazione Provinciale di Venezia con decreto n. 57/C;

- di ogni atto connesso, presupposto o conseguente.

Visti il ricorso ed i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Venezia;

Vista l’ordinanza presidenziale istruttoria n. 867/2016 del 7 ottobre 2016;

Vista la documentazione inviata dal Comune di Venezia in ottemperanza alla disposta istruttoria;

Viste le memorie difensive e le repliche delle parti;

Vista l’ulteriore documentazione depositata dal ricorrente;

Viste l’ordinanza collegiale istruttoria n. 01123/2017 dell’11 dicembre 2017 e la documentazione inviata dal Comune di Venezia in ottemperanza alla stessa;

Viste la documentazione e la memoria depositate dal Comune di Venezia in prossimità dell’udienza di discussione della causa;

Vista la memoria finale del ricorrente;

Visti tutti gli atti della causa;

Nominato relatore nell’udienza “di smaltimento” del 17 aprile 2018 il dott. Pietro De Berardinis;

Uditi per le parti i difensori, come specificato nel verbale;

Visto l’art. 34, comma 5, del d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104 (c.p.a.);

Visto, altresì, l’art. 74 c.p.a.

Considerato