TAR Ancona, sez. I, sentenza 2019-10-25, n. 201900659

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Ancona, sez. I, sentenza 2019-10-25, n. 201900659
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Ancona
Numero : 201900659
Data del deposito : 25 ottobre 2019
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 25/10/2019

N. 00659/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00392/2014 REG.RIC.

N. 00490/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 392 del 2014, integrato da motivi aggiunti, proposto da
M C e G C, rappresentate e difese dagli avvocati, F C e Piergiorgio D'Angelo con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di San Benedetto del Tronto, rappresentato e difeso dall'avvocato M D C, con domicilio eletto presso lo studio Avv. Andrea Principi in Ancona, via Marsala 12;

Comune di San Benedetto del Tronto - Dirigente Settore Progettazione e Manutenzione Opere Pubbliche non costituito in giudizio;

nei confronti

Associazione "La Mareggiata", non costituita in giudizio;

sul ricorso numero di registro generale 490 del 2016, proposto da
M C e G C, rappresentate e difese dagli avvocati F C e Piergiorgio D'Angelo, con domicilio eletto presso lo studio Elisabetta Aquili in Ancona, via del Plebiscito 2;

contro

Comune di San Benedetto del Tronto, rappresentato e difeso dall'avvocato M D C, con domicilio eletto presso lo studio Avv. Andrea Principi in Ancona, via Marsala 12;

nei confronti

Associazione La Mareggiata e Piergiorgio Tozzi, non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

quanto al ricorso n. 392 del 2014:

- della deliberazione della Giunta Comunale del Comune di San Benedetto del Tronto n. 42 del 20 marzo 2014 avente ad oggetto: "Atto di indirizzo in merito alle azioni da intraprendere al fine dell'utilizzo di un'area di proprietà comunale sita in via S. Giacomo F.25 P.48 in conformità del piano regolatore di spiaggia";

- di ogni altro atto precedente, contestuale, successivo e conseguente, anche allo stato non cognito tra cui, per quanto occorrer possa, il Piano Regolatore di Spiaggia, approvato con delibera consiliare n. 17 del 22 marzo 2000, nella parte in cui disciplina l'area adiacente e/o antistante l'immobile di proprietà delle ricorrenti e il parere del Prof. Claudio Angelone di cui alla nota prot. 66468 del 29 dicembre 2004;

con atto di motivi aggiunti, depositato il 23 maggio 2015:

- dell'ordinanza dirigenziale n. 209 del 17 marzo 2015, conosciuta dalle ricorrenti in data 14 maggio 2015, con cui il Comune di San Benedetto del Tronto ordina alle ricorrenti "lo sgombero dell'area sita in Località Porto d'Ascoli, Via S. Giacomo ed identificata catastalmente come porzione della particella 48 del F.25 ed il contestuale ripristino dello stato dei luoghi tramite rimozione di qualsiasi oggetto ed opera presente entro e non oltre il termine di gg. 15 dalla notifica della presente ordinanza";

- di ogni altro atto precedente, contestuale, successivo e conseguente, anche non cognito tra cui, in particolare, la nota prot. n.37846 del 01/ luglio 2014, avente ad oggetto "Occupazione ed utilizzo di area pubblica F.25 part. n. 48 in Via S. Giacomo in assenza di titolo. Atto di diffida. Avvio del procedimento ai sensi della L. 241/90";

quanto al ricorso n. 490 del 2016:

per l'annullamento

- dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di San Benedetto del Tronto in data 26 agosto 2015, prot. n. 54752;

- della delibera di Giunta municipale del Comune di San Benedetto del Tronto, n. 201 del 19 novembre 2015, avente ad oggetto l' "affidamento in gestione di area comunale in via S. Giacomo ed approvazione del progetto per la realizzazione di un manufatto di servizio alla spiaggia - approvazione schema di convenzione";

- della convenzione sottoscritta il giorno 26 novembre 2015 tra il Comune di San Benedetto del Tronto e l'associazione la Mareggiata, stipulata in esecuzione delle deliberazioni della Giunta comunale n. 42 del 20 marzo 2014 e n. 201 dell'11 novembre 2015;

- della determinazione n. 540 del 26 maggio 2016 – adottata dal Comune di San Benedetto del Tronto Settore Progettazione e Manutenzione Opere Pubbliche - avente ad oggetto "l'approvazione del progetto esecutivo per la realizzazione di un manufatto di servizio alla spiaggia di via S. Giacomo";

- dell'art.

5.10 del Piano Regolatore di Spiaggia del Comune di San Benedetto del Tronto, adottato con delibera consiliare n. 17 del 22 marzo 2000, nella parte in cui contrasta con le norme tecniche di attuazione del Piano Integrato di Gestione delle Coste della Regione Marche, adottato con delibera amministrativa di Consiglio regionale n.169 del 2 febbraio 2005;

- di ogni altro atto presupposto, preparatorio, connesso e/o conseguente agli atti impugnati che precedono;

Visti i ricorsi i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di San Benedetto del Tronto in entrambi i ricorsi;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 20 marzo 2019 il dott. Giovanni Ruiu e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

Con il ricorso introduttivo le ricorrenti impugnano la deliberazione della Giunta Comunale del Comune di San Benedetto del Tronto n. 42 del 20 marzo 2014 avente ad oggetto: "Atto di indirizzo in merito alle azioni da intraprendere al fine dell'utilizzo di un'area di proprietà comunale sita in via S. Giacomo F.25 P.48 in conformità del piano regolatore di spiaggia.

Espongono le ricorrenti che con atto di compravendita rep. n. 786, racc. n. 660, trascritto presso la Conservatoria RRII di Ascoli Piceno in data 20 settembre 1961 al n. 555, i signori U e G C acquistavano un immobile di civile abitazione, con piccolo spazio di terreno annesso, sito in Porto d'Ascoli di San Benedetto del Tronto, Via San Giacomo 29, poi trasmesso iure hereditatis alle odierne ricorrenti. Sempre i dante causa delle ricorrenti avrebbero acquistato, dai medesimi signori P e R, un’area nella medesima località, localizzata alla particella 469 (già 48/c) del foglio 25 (per are 0,67).

Tale piccola porzione di terreno, di natura privata e classificata come produttiva e incolta sarebbe da tempo abbandonata e in possesso delle ricorrenti dal 1983, le quali avrebbero provveduto alla cura e manutenzione della intera estensione, per circa 1.100 mq, della particella n. 48 del Foglio 25, confinante con la loro proprietà, utilizzandola in maniera pacifica e indisturbata e compiendo sulla stessa atti uti domini . Su una parte della particela sono state realizzate opere per facilitare il passaggio verso l’abitazione delle ricorrenti.

Successivamente, con l’impugnata delibera di Giunta Comunale n. 42 del 20 marzo 2014, il Comune di San Benedetto ha emanato un atto di indirizzo in merito alle azioni da intraprendere al fine di utilizzare detta area, ritenuta di proprietà comunale. Con tale atto le ricorrenti avrebbero appreso che nel 1997 è stato redatto un verbale di acquisizione con il quale lo Stato acquisiva l'appezzamento di terreno individuato al Foglio 25 part. 48.

A detta delle ricorrenti la particella formalmente e illegittimamente di proprietà del Comune di San Benedetto del Tronto, in realtà è da considerarsi appartenente alle stesse ricorrenti le quali avrebbero già effettuato la mediazione, propedeutica all’eccezione di usucapione dinanzi all’AGO.

Con la nota prot. n. 37846 dell’1 luglio 2014, impugnata con i motivi aggiunti, è iniziato il procedimento avente ad oggetto "Occupazione ed utilizzo di area pubblica F. 25 particella n. 48 in Via S. Giacomo in assenza di titolo".

Con ordinanza n. 209 del 17 marzo 2015, anche essa impugnata con motivi aggiunti, il Comune di San Benedetto del Tronto ha ordinato alle ricorrenti "lo sgombero dell'area sita in Località Porto d'Ascoli, Via S. Giacomo ed identificata catastalmente come porzione della particella 48 del F. 25 ed il contestuale ripristino dello stato dei luoghi tramite rimozione di qualsiasi oggetto ed opera presente entro e non oltre il termine di gg. 15 dalla notifica della presente ordinanza".

Nei confronti dei provvedimenti impugnati con il ricorso introduttivo sono formulate seguenti censure.

Con il primo motivo del ricorso introduttivo, si lamenta la sostanziale assenza di contraddittorio nell’adozione degli atti oggetto di impugnazione.

Con il secondo motivo si deduce la violazione del principio del giusto procedimento, nonché del principio dell'autovincolo, eccesso di potere per illogicità e contraddittorietà manifeste.

L’Amministrazione si sarebbe vincolata, con atto n. 42 del 20 aprile 2014, ad alcuni atti prodromici all’esecuzione di lavori non eseguiti.

Con il terzo motivo si lamenta eccesso di potere per difetto di istruttoria, violazione e/o falsa applicazione dell’art. 1158 cod. civ. e dei principi civilistici in materia di intervenuta usucapione, eccesso di potere sotto vari profili, difetto di motivazione.

L’Amministrazione non avrebbe provato a sufficienza il proprio titolo di proprietà dell’area.

Con i motivi aggiunti depositati il 23 maggio 2015, le ricorrenti deducono le seguenti censure.

Con il primo motivo di ricorso si deduce l’illegittimità derivata e con il secondo, la violazione dell’art. 823 cod. civ. e dell’art. 35 del DPR. n. 380 del 2001, incompetenza nell'esercizio del potere di autotutela, violazione del principio del giusto procedimento, del principio dell'autovincolo, eccesso di potere per illogicità e contraddittorietà manifeste.

Si lamenta in particolare la violazione del contraddittorio e l’assenza di potere del Comune ad esercitare poteri di autotutela esecutiva e ad affermare la proprietà pubblica dell’area.

Con il terzo motivo si deduce eccesso di potere sotto vari profili, con particolare riferimento alla mancata considerazione che lo sgombero interesserebbe un piccolo passaggio pedonale utilizzato dai ricorrenti.

Si è costituito il Comune di San Benedetto del Tronto, resistendo al ricorso.

Con ordinanza n. 184 del 2015 il Tribunale ha accolto, ai fini del riesame, l’istanza cautelare presentata con motivi aggiunti al ricorso in epigrafe n. 392 del 2014, ritenendo che, limitatamente al passaggio pedonale (come individuato nell’atto di avvio del procedimento dell’1 luglio 2014, in atti), il Comune dovesse motivare adeguatamente il provvedimento di ripristino alla luce dei motivi di ricorso e della documentazione depositata anche eventualmente con riferimento all’effettivo contenuto del provvedimento ripristinatorio.

Il riesame non risulta eseguito dalla PA.

Con successivo ricorso n. 490 del 2016, la ricorrente ha impugnato gli atti relativi ai lavori da eseguirsi sul terreno di interesse. In particolare, sono impugnati l'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di San Benedetto del Tronto in data 26 agosto 2015, prot. n. 54752, la delibera di Giunta municipale di San Benedetto del Tronto, n. 201 del 19 novembre 2015, con cui è stato deciso l’affidamento in gestione dell’area comunale in via S. Giacomo e l’approvazione del progetto per la realizzazione di un manufatto di servizio alla spiaggia, consistente in un prefabbricato adibito a magazzino e bagno a servizio di un'area destinata al rimessaggio per imbarcazioni tra le concessioni 108 e 109, sito in Via San Giacomo e del relativo schema di convenzione.

Sono impugnate anche la convenzione sottoscritta il giorno 26 novembre 2015 tra il Comune di San Benedetto del Tronto e la citata associazione la Mareggiata, e la determinazione n. 540 del 26 maggio 2016 con cui il Settore Progettazione e Manutenzione Opere Pubbliche del Comune ha approvato il “progetto esecutivo per la realizzazione di un manufatto di servizio alla spiaggia di via S. Giacomo". E’ impugnato inoltre l'art.

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