TAR Bari, sez. I, sentenza 2011-02-24, n. 201100321

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Bari, sez. I, sentenza 2011-02-24, n. 201100321
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Bari
Numero : 201100321
Data del deposito : 24 febbraio 2011
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 01693/2010 REG.RIC.

N. 00321/2011 REG.PROV.COLL.

N. 01693/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1693 del 2010, proposto da L S G, rappresentato e difeso dagli avv.ti F M e Assunta R S, con domicilio eletto presso la Segreteria del Tribunale in Bari, piazza Massari 6;

contro

Ministero dell’Economia e delle Finanze, non costituito;

per l'ottemperanza

al decreto n. 229/2009 della Corte d’Appello di Bari, depositato il 23 febbraio 2009, passato in giudicato, con il quale il Ministero dell’Economia e delle Finanze è stato condannato al pagamento della somma di euro 17.300 oltre interessi legali dalla domanda al soddisfo;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 12 gennaio 2011 il dott. Savio Picone e udito l’avv. Assunta R S;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO



1. Il ricorrente agisce per l’esecuzione del decreto in epigrafe, con cui il la Corte d’Appello di Bari ha condannato il Ministero dell’Economia e delle Finanze al pagamento della somma di euro 17.300, oltre interessi legali dalla domanda al soddisfo, ai sensi dell’art. 3 della legge n. 89 del 2001.

Espone il ricorrente che il precetto ed il conseguente pignoramento presso terzi non sono andati a buon fine.

Con nota del 23 settembre 2010, il Direttore dell’Ufficio X della Direzione Centrale dei Servizi del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato di non poter prevedere i tempi di liquidazione della somma spettante.

Egli ha perciò adito questo Tribunale, chiedendo la condanna del Ministero intimato al pagamento della somma dovuta, chiedendo altresì per il caso di inottemperanza la nomina di commissario ad acta .

Alla camera di consiglio del 12 gennaio 2011 la causa è stata trattenuta per la decisione.

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