TAR Roma, sez. 3T, sentenza 2021-10-12, n. 202110486

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 3T, sentenza 2021-10-12, n. 202110486
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202110486
Data del deposito : 12 ottobre 2021
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 12/10/2021

N. 10486/2021 REG.PROV.COLL.

N. 06724/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6724 del 2021, proposto da
M D F, rappresentato e difeso dall'avvocato V D M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Ministero dello Sviluppo Economico, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;



nei confronti

Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza in Amministrazione Straordinaria, non costituita in giudizio;



Per l'annullamento

- del provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione generale per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese – Divisione X – Amministrazione Straordinaria grandi imprese in stato di insolvenza del 1 giugno 2021con cui è stata rigettata l’istanza trasmessa dal ricorrente a mezzo PEC il 1 maggio 2021 al fine di ottenere l’accesso, ai sensi dell’art. 24, comma 7, della legge n. 241/1990, alla documentazione della procedura di Amministrazione Straordinaria della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza;

Nonché per l’accertamento

- del diritto del ricorrente ad accedere alla stessa documentazione.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dello Sviluppo Economico;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 29 settembre 2021 la dott.ssa E T e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

1. Con il mezzo di tutela all’esame, notificato il 25 giugno 2021 e depositato il 30 giugno successivo, il ricorrente, dopo avere descritto l’articolazione della procedura di Amministrazione Straordinaria cui è stata sottoposta la Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza Opera Don Uva ONLUS (d’ora innanzi, per brevità, “CDP”), Ente Ecclesiastico riconosciuto dallo Stato Italiano avente finalità di culto e religione, esercente attività di cura, assistenza, riabilitazione, risocializzazione, difesa e sorveglianza delle persone con compromissione delle facoltà intellettive, alle dipendenze del quale – precisamente presso l’Ospedale “Santa Maria” di Foggia - ha prestato la propria attività lavorativa dal 1 ottobre 1996 fino al 30 settembre 2017, per essere poi assunto senza soluzione di continuità con le stesse mansioni e nella stessa sede di lavoro alle dipendenze di Universo Salute s.r.l., impresa cessionaria dei complessi ospedalieri gestirti dall’ente, presso cui ha lavorato ininterrottamente dal 1 ottobre 2017 fino al 4 maggio 2020, data del licenziamento per giusta causa, ha esposto:

- di avere impugnato detto licenziamento avanti il competente Giudice del Lavoro, deducendo la nullità dell’accordo sindacale del 9 febbraio 2017 sottoscritto davanti al Ministero dello Sviluppo Economico (d’ora innanzi “MISE”) tra l’ente sottoposto ad Amministrazione Straordinaria e Universo Salute S.r.l., per violazione dell’art. 2112 c.c., nonché per la nullità degli atti dismissivi e ablativi del lavoratore su crediti

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