Pubblicato il 25/03/2021

N. 02023/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01993/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1993 del 2019, proposto da
A D, rappresentato e difeso dall'avvocato H S, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale Napoli, domiciliataria ex lege in Napoli, via Diaz 11;

per l'annullamento

del decreto di rigetto del permesso di soggiorno per motivi di lavoro.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 23 marzo 2021 - svoltasi con le modalità di cui all’art. 25 del D.L. n.137/2020 convertito dalla L. n. 176/2020, come modificato dall’art. 1, co. 17, del D.L. n. 183/2020, e al D.P.C.S. del 28.12.2020 - il dott. C B;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

Va preliminarmente rilevato che, come evidenziato nell’ordinanza ex art. 73 c.p.a., il Collegio ritiene irricevibile il ricorso sotto il profilo della tardività della relativa notifica rispetto alla data di conoscenza effettiva del provvedimento impugnato.

Ed, invero, dagli atti emerge che già in sede di riscontro della richiesta di accesso, con nota del giorno 11.12.2018, la PA replicava per via del precedente procuratore dell’odierno ricorrente evidenziando che “In riferimento al sollecito, inviato a questo Ufficio Immigrazione in nome e per conto del cittadino straniero in oggetto indicato, si ribadisce che l’iter di valutazione della relativa pratica di soggiorno si è definitivamente concluso, con la reiezione del titolo di soggiorno richiesto. Si prega di voler invitare il Vostro assistito presso questo Ufficio Immigrazione sito a Napoli in via Galileo Ferraris nr. 131…”.

Emerge quindi una situazione di significativa conoscenza dell’esito provvedimentale negativo con conseguente onere di tempestiva attivazione del rimedio giurisdizionale, laddove l’omessa notificazione del provvedimento tardivamente impugnato e la sua successiva acquisizione potevano al più sorreggere un successivo ricorso per motivi aggiunti.

In definitiva il ricorso va dichiarato irricevibile per tardività

Tenuto conto della peculiarità connotante la presente controversia, si ravvisano i presupposti di legge per dichiarare le spese del presente giudizio interamente compensate tra le parti.