Pubblicato il 03/03/2020

N. 02800/2020 REG.PROV.COLL.

N. 08944/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8944 del 2018, proposto da M N, A L V, O T, C T, M A, L M, M M, M M, R C, tutti rappresentati e difesi dagli avvocati M M e A O, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonchè in Roma, via A. Cechov 45;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato U G, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonchè in Roma, via del Tempio di Giove 21;

nei confronti

- Italiana Costruzioni Spa, rappresentata e difesa dall'avvocato Benedetta Navarra, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia nonché in Roma Via A. Gramsci, 54;

per l'annullamento

- della nota prot. n. 81090 del 11 maggio 2018, inviata via PEC all'Avv. Mari in data 14 maggio u.s., avente ad oggetto “atto stragiudiziale di significazione ed invito a provvedere. P.d.Z. Pian Saccoccia comp. D1/p”, con la quale il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ha ritenuto di non poter procedere all'approvazione della nuova tabella riepilogativa del prezzo massimo di cessione di ciascun alloggio rientrante nel Pianzo di Zona B49 - Pian Saccoccia presentata da Italiana Costruzioni;

- nonché di ogni atto premesso, connesso o consequenziale

nonché per l'accertamento

dell'obbligo dell'Amministrazione di concludere il procedimento amministrativo e per il risarcimento del danno da ritardo ai sensi dell'art. 2-bis L. 241/90.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio della - Italiana Costruzioni Spa e di Roma Capitale;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 18 dicembre 2019 il dott. Filippo Maria Tropiano e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

I ricorrenti, che agiscono in qualità di proprietari degli immobili siti nel condominio di Via Alberto Tallone n. 46, in Roma, ricadente nel Piano di Zona B49 “Pian Saccoccia”, deducono in fatto quanto segue.

I menzionati immobili sono stati costruiti dalla Italiana Costruzioni SpA, odierna controinteressata, in qualità di assegnataria dei finanziamenti di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 27.12.2000 n. 2523, avente ad oggetto un programma di edilizia residenziale agevolata denominato “20.000 abitazioni in affitto”, da realizzarsi nel Comparto D1/t del Piano di Zona B-49 Pian Saccoccia.

Al fine di dare attuazione alle previsioni del DM 2523/2000, la Regione Lazio avviava una procedura selettiva per l’assegnazione di un contributo pubblico ai sensi dell’art. 3 della legge 21/2001, recante il “ programma sperimentale per la riduzione del disagio abitativo ”, selezione alla quale partecipava, collocandosi prima in graduatoria la società Italiana Costruzioni SpA..

La società fruiva dunque del predetto contributo regionale, dopo aver sottoscritto con Roma Capitale, in data 16 gennaio 2008, una convenzione ai sensi dell’art. 35 della legge n. 865/1962, mediante la quale otteneva il diritto di superficie per 99 anni sull’area edificabile del predetto Piano di Zona, subordinatamente alla realizzazione del programma costruttivo di edilizia economica popolare.

Gli immobili venivano quindi venduti da Italiana Costruzioni al prezzo fissato nelle apposite tabelle recanti il prezzo massimo di cessione, che