TAR Palermo, sez. I, sentenza 2019-11-05, n. 201902540
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Pubblicato il 05/11/2019
N. 02540/2019 REG.PROV.COLL.
N. 01610/2016 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1610 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da L D M, rappresentata e difesa dagli avvocati G I, G I e G N, con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia ed eletto presso il loro studio in Palermo, via Libertà, n. 171;
contro
- A s.p.a., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via Valerio Villareale, n. 6, è domiciliato per legge;
- Comune di Carini, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. M Fonti, con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia;
per l’annullamento
a) quanto al ricorso introduttivo:
- del diniego di nulla osta in sanatoria, prot. CPA-0020620-P del 14.4.2016, adottato dall’ANAS s.p.a. - Direzione regionale per la Sicilia, a seguito dell’istanza della ricorrente n. CPA-0065996-a del 9 dicembre 2008;
- ove occorra, della relazione istruttoria prot. n. CPA-0056412-- I del 16.9.2015 e del successivo parere prot n. CPA-00127333- I del 4 marzo 2016;
- ove occorra, della comunicazione dei motivi ostativi all’accoglimento della richiesta di nulla in sanatoria prot. CPA-0060197-P del 1° ottobre 2015;
b) quanto al primo ricorso per motivi aggiunti:
- del diniego della domanda di sanatoria presentata dalla ricorrente ed acquisita con prot. 5924 del 30 settembre 1986, adottato dal Comune di Carini con provvedimento prot. 45773 del 25 ottobre 2016;
- ove occorra, della comunicazione di avvio del procedimento prot. 29090 del 27 giugno 2016;
c) quanto al secondo ricorso per motivi aggiunti:
- dell’ordinanza del Comune di Carini di demolizione e messa in pristino n. 8 del 12 gennaio 2017;
- del diniego della domanda di condono edilizio prot. n. 45773 del 25.10.2016 (pratica 171/FC);
- della comunicazione di avvio del procedimento prot. n.29090 del 27 giugno 2016;
- degli atti tutti presupposti, connessi e consequenziali.
Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio dell’A s.p.a. e del Comune di Carini;
Vista l’ordinanza cautelare n. 1005 del 2017;
Vista la memoria della ricorrente;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore, nell’udienza pubblica del 24 ottobre 2019, il consigliere A L e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato.
FATTO e DIRITTO
Con ricorso, notificato il 20 giugno 2016 e depositato il giorno 22 successivo, la signora L M ha chiesto l’annullamento, vinte le spese, del provvedimento dell’ANAS s.p.a. prot. CPA-0020620-P del 14 aprile 2016 per i seguenti motivi:
1) Violazione e falsa applicazione: dell’art. 23, comma 8, e dell’art. 26 della l.r. n. 37 del 1985;dell’art. 17, comma 6, della l.r. n. 4 del 2003;dell’art. 2 della l.r. n. 10 del 1991;dell’art. 20 e dell’art. 21 quinquies della l. n. 241 del 1990. Eccesso di potere sotto i profili: della contraddittorietà;della violazione del principio del contrarius actus. Violazione: degli artt.