TAR Napoli, sez. IV, sentenza 2023-05-30, n. 202303303
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
Pubblicato il 30/05/2023
N. 03303/2023 REG.PROV.COLL.
N. 01106/2021 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1106 del 2021, proposto da
U M, A M, rappresentati e difesi dall'avvocato G G, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, A A, B C, A C, G P, E C, A I F, G R, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Maria Cristina Carbone in Napoli, p.zza Municipio, P.zzo San Giacomo;
per l'annullamento
a) dell'ordinanza del Comune di Napoli n. 358/A del 10/11/2020, notificata in data 11/1/2021, avente ad oggetto: “Ordine di ripristino dello stato dei luoghi ai sensi dell'art. 33 D.P.R. n. 380/2001, per opere abusive eseguite in Napoli, Via Vincenzo Bellini n. 46.”
b) di tutti gli atti presupposti, connessi e conseguenziali, con particolare riferimento alla Nota PG/480053 del 31/5/2019 del SUE, della nota del SUE PG/2019/585297 del 4/7/2019, resa a seguito di sopralluogo congiunto con personale UOTE del 20/6/2019.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Napoli;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 marzo 2023 la dott.ssa Rita Luce e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
I ricorrenti sono rispettivamente nudo proprietario ed usufruttuaria dell'immobile sito in Napoli alla Via Bellini n. 46, concesso a suo tempo in locazione, a mezzo di apposito contratto registrato, al sig. Marigliano Luigi e composto da una zona a piano terra e da una zona interrata, alla quale si accede mediante una scala interna.
In data 23.04.2004, il precedente conduttore dell’immobile presentava al Comune la Dia n. 942 per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile, relativi a modifiche interne degli ambienti e dei servizi; le opere denunciate non prevedevano il cambio di destinazione d’uso dell’immobile. (v. nota del Comune di Napoli n. 480053 del 31.05.2018).
Successivamente, invece, gli odierni i ricorrenti presentavano la Scia n. 925/2014 e la CILA in sanatoria n. 251/2019, per lavori finalizzati a rendere i locali funzionali all'attività di bar con “trasformazione d'uso catastale dell'attuale categoria D1 alla categoria C1”.
Con provvedimenti dirigenziali n. 8194, del 4.1.2019, e n. 255, del 22.3.2021, tuttavia, il Comune dichiarava l’inefficacia della Scia n. 925/2014 e della CILA in sanatoria n. 251/2019. I suindicati provvedimenti venivano impugnati innanzi a questo Tribunale che respingeva il ricorso con sentenza n. 300/2022.
Con pratica SUAP n. 1146 del 24/1/2019, il Sig. Marigliano veniva autorizzato alla somministrazione di bevande di tipologia B nell’immobile che ci occupa.
Con verbale di sopralluogo del 20.06.2019, tuttavia, si accertava, tra l'altro, l'assenza di titolo legittimante il cambio di destinazione d'uso del locale interrato e la conseguente mancanza di conformità urbanistico-edilizia dell'immobile; sulla scorta della predetta comunicazione il Comune, con disposizione dirigenziale n. 856, del 19.12.2019, dichiarava l'inefficacia giuridica della Scia on line n. 71377 (pratica SUAP n. 1146 del 24/01/2019) e disponeva il divieto di prosecuzione dell'attività di somministrazione di bevande.
Con il provvedimento qui impugnato, infine, il Comune,