TAR Firenze, sez. I, sentenza 2024-04-09, n. 202400400
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Testo completo
Pubblicato il 09/04/2024
N. 00400/2024 REG.PROV.COLL.
N. 00052/2024 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la NA
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 52 del 2024, proposto da
MO AR, rappresentata e difesa dall'avvocato Leonardo Tovoli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero dell'Istruzione e del Merito, in persona del Ministro pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Firenze, via degli Arazzieri, n. 4;
Ministero dell'Istruzione - e del Merito - Direzione Generale per il personale Scolastico, non costituito in giudizio;
per l’ottemperanza
della sentenza n. 177 del 17 maggio 2023, prescrivendo le relative modalità, anche mediante la determinazione del contenuto del provvedimento amministrativo o l'emanazione dello stesso in luogo dell'amministrazione disponendo il pagamento di complessivi € 948,14 oltre a interessi e rivalutazione monetaria nei limiti del divieto di cumulo ex legge 724/1994, nonché l'accreditamento della complessiva somma di € 3.000 sul c.d. “borsellino elettronico” secondo le modalità previste per la fruizione della “carta del docente”, previo compimento di tutti gli atti necessari ad assicurare l'accreditamento in favore della ricorrente derivanti dalla disposizione di cui al d.l. n. 112 del 2008 art. 78 e successivi decreti di attuazione;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Istruzione e del Merito;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 4 aprile 2024 la dott.ssa Flavia Risso e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con sentenza n. 177 del 17 maggio 2023, il Tribunale ordinario di Livorno, sezione lavoro, - condannava il Ministero dell’Istruzione e del Merito al pagamento a favore della ricorrente per i titoli di cui in parte motiva di € 948,14 oltre interessi e rivalutazione monetaria nei limiti del divieto di cumulo ex legge 724/1994, accertava e dichiarava il diritto della ricorrente ad ottenere la carta docente per gli anni scolastici, 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022, 2022/2023 per l'importo di euro 500,00 annui e, per l’effetto, condannava il Ministero convenuto a mettere a disposizione della ricorrente detta carta docente per poterne fruire nel rispetto dei vincoli di legge e, infine, condannava il Ministero convenuto al pagamento in favore dei procuratori della ricorrente dichiaratisi antistatari di € 1.029,50 per compensi professionali, € 70,50 per spese esenti, oltre 15% rimborso spese forfettario, IVA e CPA.
La sentenza della sezione lavoro del Tribunale di