TAR Napoli, sez. IV, sentenza 2018-12-13, n. 201807167

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Napoli, sez. IV, sentenza 2018-12-13, n. 201807167
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Napoli
Numero : 201807167
Data del deposito : 13 dicembre 2018
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 13/12/2018

N. 07167/2018 REG.PROV.COLL.

N. 03910/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3910 del 2017, proposto da
Condominio Arca Felice viale Colli Aminei n.22, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Donato Lettieri, con domicilio digitale presso la pec dei difensori e domicilio fisico elettivo in Napoli alla via E. Nicolardi n. 159;



contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Fabio Maria Ferrari e Anna Pulcini, con domicilio digitale presso la pec del difensore e domicilio fisico elettivo in Napoli alla Piazza Municipio – Palazzo San Giacomo;



nei confronti

Condominio viale Colli Aminei n.20, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituito in giudizio;



per l'annullamento

1.del permesso a costruire in sanatoria n. 307/2017 rilasciato dal Comune di Napoli con disposizione dirigenziale 727 in favore del Condomino di Viale Colli Aminei n. 20, in data 27 aprile 2017, secondo i dati riportati nel cartello di inizio lavori;

2.degli atti ad esso presupposti;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Napoli;

Visti tutti gli atti della causa;

Giudice relatore nell'udienza pubblica del giorno 24 ottobre 2018 la dott.ssa Ida Raiola e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO

Con ricorso notificato in data e depositato in data, il Condominio ricorrente esponeva in fatto:

-che con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, notificato al Comune di Napoli e al controinteressato rispettivamente in data 4 e 7 agosto 2017, depositato al protocollo dell’Ente il successivo 23 agosto, aveva chiesto l’annullamento, previa sospensione, degli atti indicati in epigrafe;

-che, con atto di opposizione notificato in data 18 agosto 2017, il Comune di Napoli aveva proposto opposizione avverso il citato ricorso, chiedendone la trasposizione e decisione in sede giurisdizionale;

-di essere confinante e titolare dell’area sulla quale, all’esito del rilascio del suindicato permesso a costruire, il Condominio di Viale Colli Aminei, 20 stava procedendo, sine titulo , alla realizzazione di un ascensore;

-che il suddetto permesso a costruire era stato rilasciato dal Comune di Napoli su un erroneo presupposto ovvero quello del possesso di un idoneo titolo legittimante la richiesta;

-che, però, esso ricorrente era titolare esclusivo dello spazio antistante il fabbricato condominiale di Via Colli Aminei 22 sito di fronte il Condomino di Viale Colli Aminei n. 20;

-che la piena ed esclusiva titolarità dello spazio antistante, posto tra i due condomini, era risultata confermata anche dalla sentenza della Corte di Appello di Napoli n. 3317/2017, pubblicata in data 14 luglio 2017, poi passata in cosa giudicata, che aveva statuito in favore del Condominio antistante di Via Colli Aminei, 20 la sola servitù di passaggio pedonale, ordinando in pari tempo ai condomini del predetto ente di gestione “di astenersi dall’utilizzare l’area in parola per il transito e la sosta dei veicoli ed ogni altro uso abusivo”

-che, in data 27 aprile 2017, a quanto risultava dal cartello di inizio lavori, il Comune Napoli aveva rilasciato in favore del Condomino di Viale Colli Aminei n. 20 il permesso a costruire n. 307/2017 finalizzato alla realizzazione di un ascensore con inizio lavori in data 3 luglio, sul presupposto erroneo del possesso di un idoneo titolo legittimante la richiesta;

-che, tuttavia, il suddetto provvedimento ampliativo anche alla luce della sentenza della Corte di Appello indicata non era, invero,

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