TAR Roma, sez. V, sentenza breve 2023-05-15, n. 202308299
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Testo completo
Pubblicato il 15/05/2023
N. 08299/2023 REG.PROV.COLL.
N. 05135/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Quinta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5135 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, rappresentata e difesa dall'avvocato R G, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero della Giustizia, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l'annullamento
- del giudizio di non idoneità espresso in data 28.02.2023 dalla Commissione di cui all'art. 106, comma 3, D. Lgs. n. 443 del 30 ottobre 1992 a seguito dell'accertamento dei requisiti psico-fisici, quale aspirante Allievo Commissario della carriera dei funzionari del Corpo di polizia penitenziaria, con la motivazione “NON IDONEA per presenza di tatuaggi visibili con uniforme indossata (braccio destro, gomito e polso sinistro), in via di rimozione, ai sensi dell'art. 14 comma 5 del bando” relativo al “Concorso pubblico, per esami, per la copertura di 120 (centoventi) allievo commissario della carriera dei funzionari del Corpo di polizia penitenziaria, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – IV Serie speciale n. 55 del 13 luglio 2021;
- del decreto del Direttore Generale del Personale dell'Amministrazione Penitenziaria del 13.03.2023, con cui la Sig.ra De Maria Rosalba è stata esclusa dal concorso pubblico de quo per mancanza del requisito di cui all'art. 3, comma 1, lettera e) del bando di concorso (requisiti di idoneità psico-fisica),
- nonché di ogni altro atto e/o provvedimento a quelli citati comunque coordinato, presupposto, connesso e consequenziale, tra cui: il Bando di concorso citato, in parte qua (art. 14) ed Decreto del Ministro dell'Interno 30 giugno 2003 n. 198, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 1° agosto 2033 n. 177 e dell'annessa Tabella 1, in parte qua; nonché per l'accertamento e la tutela del diritto e/o (comunque) dell'interesse legittimo pretensivo della ricorrente a partecipare alle ulteriori attività di selezione di cui al predetto concorso.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 19 aprile 2023 il dott. S Z e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1.1. Con il ricorso in epigrafe la ricorrente ha esposto che, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – IV Serie speciale n. 55 del 13 luglio 2021, il Direttore Generale del Personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia indiceva un concorso pubblico per esami per la copertura di 120 (centoventi) posti di allievo commissario della carriera dei funzionari del Corpo di polizia penitenziaria.
La ricorrente, Sig.ra -OMISSIS-, in possesso dei requisiti di partecipazione previsti dall’art. 3 del bando, inoltrava regolare domanda per partecipare al concorso e superava le prime prove previste dall’art. 7 (prove scritte e prove di efficienza fisica).
La stessa, quindi, veniva convocata presso la Scuola di Formazione ed Aggiornamento sita a Roma, in via di Brava n. 99, e sottoposta in data 28 febbraio 2023 agli accertamenti psico-fisici di cui all’art. 14 del bando di concorso; all’esito dei quali veniva ritenuta non idonea dalla Commissione di cui all’art. 106, comma 3, d.lgs. n. 443/1992 e le