TAR Potenza, sez. I, sentenza 2017-11-30, n. 201700727
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
Pubblicato il 30/11/2017
N. 00727/2017 REG.PROV.COLL.
N. 00301/2017 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Basilicata
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 301 del 2017, proposto dall’Istituto di Vigilanza Soc. Coop. Città di Potenza, in persona del legale rappresentante p.t., in proprio e nella qualità di mandataria della costituenda ATI con gli Istituti di Vigilanza Vultur Security S.r.l. e Soc. Coop. Global Citta di Potenza, rappresentata e difesa dall’avv. L D M, con domicilio eletto in Potenza Via Nazario Sauro n. 102;
contro
Provincia di Potenza, in persona del legale rappresentante p.t., non costituita in giudizio;
nei confronti di
Istituto di Vigilanza Cosmopol Basilicata S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., e Istituto di Vigilanza Cosmopol S.p.A., in persona del legale rappresentante p.t., rispettivamente nella qualità di mandataria e mandante dell’ATI aggiudicataria, rappresentati e difesi dall’avv. Arturo Testa, con domicilio eletto in Potenza Via Nicola Sole n. 11 presso lo studio dell’avv. Giuseppe Romano;
per l'annullamento:
-della Determinazione n. 1216 del 28.4.2017 (comunicata con la nota provinciale prot. n. 17849 del 4.5.2017), con la quale il Dirigente dell’Ufficio Contratti della Provincia di Potenza ha emanato in favore dell’ATI Cosmopol Basilicata S.r.l.(mandataria)-Cosmopol S.p.A.(mandante) il provvedimento di aggiudicazione della procedura aperta, indetta per l’affidamento del servizio di Vigilanza armata, custodia e portierato presso gli Uffici e dipendenze provinciali, siti nel Comune di Potenza;
-dei verbali della Commissione giudicatrice n. 10 del 13.3.2017 e n. 32 del 28.4.2017;
-della nota prot. n. 16683 del 21.4.2017, con la quale il Responsabile del procedimento ha giudicato congrua l’offerta della suddetta ATI aggiudicataria;
-per quanto di interesse, del bando e del disciplinare di gara;
Visto il ricorso principale ed i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio dell’ATI Cosmopol Basilicata S.r.l.(mandataria)-Cosmopol S.p.A.(mandante);
Visto il ricorso incidentale, notificato il 3/6.7.2017 e depositato il 17.7.2017, con il quale l’ATI aggiudicataria ha chiesto che fosse disposta l’esclusione dalla gara dell’Istituto di Vigilanza Soc. Coop. Città di Potenza, per incongruità e/o anomalia dell’offerta;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 25 ottobre 2017 il Cons. Pasquale Mastrantuono e uditi gli avv.ti L D M e Arturo Testa;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con bando, pubblicato il 22.12.2016, la Provincia di Potenza indiceva una procedura aperta, per l’affidamento del servizio di Vigilanza armata, custodia e portierato presso gli Uffici e dipendenze provinciali, siti nel Comune di Potenza, per la durata di 2 anni, con l’importo a base di gara di € 912.096,25, di cui € 2.000,00 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso, ed il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
All’esito della valutazione delle offerte tecniche e delle offerte economiche si collocavano:
-al 1° posto l’ATI con mandataria l’Istituto di Vigilanza Cosmopol Basilicata S.r.l. e mandante l’Istituto di Vigilanza Cosmopol S.p.A., con il punteggio complessivo di 97,59 punti, di cui 27,59 punti per l’offerta tecnica ed il punteggio massimo di 70 punti per l’offerta economica, per aver offerto il miglior ribasso del 31,030%;
-al 2° posto l’ATI con mandataria l’Istituto di Vigilanza Soc. Coop. Città di Potenza e mandanti gli Istituti di Vigilanza Vultur Security S.r.l. e Soc. Coop. Global Citta di Potenza, con il punteggio complessivo 87,642 punti, di cui 26,44 punti per l’offerta tecnica e 61,202 punti per l’offerta economica, per aver offerto il ribasso del 27,130%;
-al 3° posto l’ATI con mandataria l’Istituto di Vigilanza La Torre S.r.l. e mandanti gli Istituti di Vigilanza Frecce Lucane S.r.l. e La Sentinella S.r.l., con il punteggio complessivo 86,126 punti, di cui 24,43 punti per l’offerta tecnica e 61,696 punti per l’offerta economica, per aver offerto il ribasso del 27,350%.
Successivamente la Provincia di Potenza con distinte note del 24.3.2017 chiedeva a tutti e tre i concorrenti di precisare le voci che avevano concorso alla formulazione dei prezzi offerti, indicando: gli elementi costitutivi; le condizioni, che avevano determinato i prezzi offerti; ed i margini remunerativi (cfr. verbale della Commissione giudicatrice n. 10 del 13.3.2017).
All’esito delle verifiche di anomalia, con nota prot. n. 16683 del 21.4.2017 il Responsabile del procedimento giudicava congrua l’offerta della suddetta ATI Cosmopol Basilicata S.r.l.(mandataria)-Cosmopol S.p.A.(mandante) e con verbale n. 32 del 28.4.2017 la Commissione giudicatrice prendeva atto del predetto giudizio di congruità.
Pertanto, con Determinazione n. 1216 del 28.4.2017 (comunicata con la nota provinciale prot. n. 17849 del 4.5.2017) il Dirigente dell’Ufficio Contratti della Provincia di Potenza emanava in favore dell’ATI Cosmopol Basilicata S.r.l.(mandataria)-Cosmopol S.p.A.(mandante) il provvedimento di aggiudicazione della procedura aperta in discorso.
L’Istituto di Vigilanza Citta di Potenza, in proprio e nella qualità di mandataria della costituenda ATI con gli Istituti di Vigilanza Vultur Security e Global Citta di Potenza, con il ricorso principale, notificato il 3/5.6.2017 e depositato il 12.6.2017, ha impugnato il predetto provvedimento di aggiudicazione, i verbali della Commissione giudicatrice n. 10 del 13.3.2017 e n. 32 del 28.4.2017 e la suddetta nota del Responsabile del procedimento prot. n. 16683 del 21.4.2017, deducendo l’illegittimità del giudizio di congruità dell’offerta dell’ATI aggiudicataria, attesocchè il ribasso del 31,030%, pari al prezzo offerto di € 627.693,22, con l’importo degli oneri di sicurezza quantificato in € 6.898,00, non era sostenibile, in quanto l’ATI aggiudicataria, nel calcolare il costo del lavoro, non aveva tenuto conto delle ore contrattualmente previste per i permessi retribuiti ed aveva applicato a tutti i lavoratori, da utilizzare nell’esecuzione dell’appalto di cui è causa, un numero di ore di straordinario molto vicino al numero massimo di ore di straordinario possibili, richiamando le Sentenze TAR Lazio Sez. III quater n. 6297 del 26.5.2017 e TAR Sardegna Sez. I n. 632 del 15.7.2016 ed allegando la perizia giurata, redatta il 12.6.2017 dal Consulente del Lavoro S M, da cui si evinceva che l’offerta economica dell’ATI aggiudicataria di € 627.693,22 era in perdita di € 13.223,98.
Si è costituita in giudizio l’ATI aggiudicataria ed ha sostenuto l’infondatezza del ricorso, allegando la Relazione tecnica del Consulente del Lavoro C V del 13.6.2017 ed evidenziando anche che la Provincia di Potenza le aveva chiesto, ai sensi dell’art. 32, comma 8, D.Lg.vo n. 50/20017, di iniziare ad eseguire l’appalto con decorrenza dall’1.5.2017, nelle more della stipula del contratto.
Con memoria del 17.7.2017 l’ATI aggiudicataria ha fatto presente che, anche monetizzando le ore annue di permessi contrattualmente retribuiti e di utilizzo delle 338 ore annue di straordinario, residua un utile di € 30.082,04, calcolato, tenendo conto della propria statistica aziendale di 77 ore annue mediamente non lavorate per malattia, infortuni, maternità e permessi ex L. n. 104/1992, invece delle 126 ore annue stimate dalle Tabelle Ministeriali ex art. 23, comma 16, D.Lg.vo n. 50/2017 (cfr. perizia del Consulente del Lavoro dell’ATI controinteressata, C V, del 10.7.2017).
Con ricorso incidentale, notificato il 3/6.7.2017 e depositato il 17.7.2017, l’ATI controinteressata ha chiesto che fosse dichiarata l’esclusione dalla gara dell’Istituto di Vigilanza ricorrente principale, per incongruità e/o anomalia dell’offerta, in quanto: 1) non aveva quantificato i costi di gestione e delle attrezzature, che invece erano stati indicati dall’ATI aggiudicataria in € 5.213,00 e dall’ATI, classificatasi al 3° posto, in € 9.723,37; 2) non aveva quantificato il costo dell’aumento del 33% della quantità di personale indispensabile all’esecuzione dell’appalto, specificato nell’offerta tecnica, pari all’utilizzo di 12 e non di 9 Guardie giurate per il servizio di vigilanza e di 5 e non di 3 addetti al servizio di portierato, e non aveva indicato il costo dei corsi di formazione ai suoi dipendenti, precisati a pag. 17 dell’offerta tecnica, ammontante a € 22.500,00; 3) non aveva quantificato il costo del Capo commessa, del Responsabile del contratto, dei 6 Responsabili di servizio e dell’organo di Direzione Tecnica, composto da due persone (precisamente Security manager e Supervisore); 4) i predetti costi non quantificati azzeravano l’utile dichiarato di € 18.259,22.
Con memoria del 17.7.2017 l’Istituto di Vigilanza ricorrente principale ha sostenuto l’infondatezza del ricorso incidentale.
All’Udienza Pubblica del 25.10.2017 la causa è stata assunta in decisione.
In via preliminare, va precisato che, dopo la pubblicazione della Sentenza Corte di Giustizia del 4.7.2013 nella causa n. 100/2012, così come interpretata dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la decisione n. 9 del 25.2.2014, nel caso in cui nella graduatoria finale della gara in contestazione risultano inclusi più di due soggetti, l’accoglimento del ricorso incidentale, quando contiene censure finalizzate all’esclusione del concorrente secondo classificato che ha proposto il ricorso principale, produce effetti sull’esistenza della legittimazione all’impugnazione del ricorrente principale, cioè