TAR Milano, sez. IV, sentenza 2024-05-23, n. 202401583

Pubblicato il 23/05/2024

N. 01583/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02250/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2250 del 2019, proposto da
- Comune di Opera, in persona del Sindaco pro-tempore, rappresentato e difeso dagli Avv.ti Francesco De Marini e Barbara Savorelli ed elettivamente domiciliato presso lo studio degli stessi in Milano, Via E. Visconti Venosta n. 7;

contro

- il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, ora Ministero della Cultura, in persona del Ministro pro-tempore, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato e domiciliato presso la sede della stessa in Milano, Via Freguglia n. 1;
- il Segretariato Regionale per la Lombardia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del legale rappresentante pro-tempore;
- la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, in persona del legale rappresentante pro-tempore;
- la Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Lombardia, in persona del legale rappresentante pro-tempore;

nei confronti

- AC IC, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

- del decreto in data 3 luglio 2019 con cui il Segretario Regionale per la Lombardia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dichiarato la Scuola Materna MI DR (ora Scuola dell’Infanzia Don Milani), sita in Fraz. Zerbo nel Comune di Opera (MI), immobile di interesse particolarmente importante ai sensi degli artt. 10, comma 3, lett. d), e 13 del D. Lgs. n. 42 del 2004 (Codice dei Beni culturali e del Paesaggio);

- di ogni altro atto antecedente, conseguente o comunque connesso, ivi espressamente incluse, la relazione storica allegata al decreto di cui sopra, la nota di controdeduzioni prot. n. 4322 del 29 aprile 2019 prodotta dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano e le determinazioni della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Lombardia assunte nella seduta del 2 maggio 2019;

- nonché per il risarcimento dei danni subiti e subendi.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, ora Ministero della Cultura;

Vista l’ordinanza n. 1486/2019 con cui è stata respinta la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento impugnato;

Vista l’istanza di passaggio in decisione della causa sugli scritti e senza discussione presentata dall’Avvocatura erariale;

Visti tutti gli atti della causa;

Designato relatore il consigliere Antonio De Vita;

Udito, all’udienza smaltimento del 9 maggio 2024, svolta ai sensi dell’art. 87, comma 4-bis, cod. proc. amm. e dell’art. 13-quater delle norme di attuazione al cod. proc. amm., il difensore del Comune ricorrente, come specificato nel verbale;

Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.

FATTO

Con ricorso notificato in data 2 ottobre 2019 e depositato il 24 ottobre successivo, il Comune di Opera ha impugnato, unitamente agli atti presupposti, il decreto in data 3 luglio 2019 con cui il Segretario regionale per la Lombardia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha dichiarato la Scuola Materna MI DR (ora Scuola dell’Infanzia Don Milani), sita in Fraz. Zerbo nel Comune di Opera (MI), immobile di interesse particolarmente importante ai sensi degli artt. 10, comma 3, lett. d), e 13 del D. Lgs. n. 42 del 2004 (Codice dei Beni culturali e del Paesaggio); è stato chiesto altresì il risarcimento del danno.

Il Comune di Opera è proprietario dell’edificio, risalente alla prima metà degli anni ’70 del secolo scorso e situato nella propria Frazione Zerbo, in cui è ospitata la Scuola Materna MI DR (ora Scuola dell’Infanzia Don Milani); presentando tale immobile gravi carenze dimensionali degli spazi e non risultando lo stesso più adeguato né da un punto di vista strutturale, né dell’efficienza energetica, a partire dal 2016, sono state avviate dall’Amministrazione comunale le procedure volte alla riqualificazione del predetto edificio,