TAR Roma, sez. I, sentenza 2016-10-24, n. 201610561
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Testo completo
Pubblicato il 24/10/2016
N. 10561/2016 REG.PROV.COLL.
N. 01455/2015 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1455 del 2015, proposto da:
V M, rappresentata e difesa dagli avvocati G I C.F. CNIGTN39C26D960J, M A C C.F. GNLMRC75P03G273H, con domicilio eletto presso G I in Roma, via Collina, 36;
contro
Ministero della Giustizia, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti di
G V non costituito in giudizio;
per l'annullamento:
- del provvedimento di mancata ammissione della ricorrente alle prove orali del concorso a 250 posti di notaio indetto con decreto dirigenziale 22 marzo 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4^ serie speciale – n. 25 del 29 marzo 2013;
- dell’elenco dei candidati dichiarati idonei alla prova scritta di selezione del concorso, per esame, a 250 posti di notaio, indetto con decreto dirigenziale 22 marzo 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale – 4^ serie speciale – n. 25 del 29 marzo 2013, pubblicato mediante affissione il 13 novembre 2014, nella parte in cui la ricorrente non è stata inclusa tra gli ammessi alla prova orale del concorso medesimo;
- di ogni altro atto connesso e/o presupposto, con particolare riguardo ai criteri generali di correzione degli elaborati stabiliti dalla commissione esaminatrice nella seduta del 4 dicembre 2013.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero della Giustizia;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 5 ottobre 2016 la dott.ssa L M B e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
1. Con il ricorso in epigrafe la ricorrente, premesso di aver partecipato al concorso, per esame a 250 posti di notaio, indetto con decreto del Direttore Generale della Giustizia Civile del 22 marzo 2013, ha impugnato, tra gli altri, il provvedimento di mancata ammissione alle prove orali del concorso medesimo.
Espone, in fatto, di essere stata dichiarata “non idonea” dalla Commissione esaminatrice per asseriti errori riscontrati nella correzione del primo elaborato (atto mortis causa ) e conseguentemente non è stata ammessa a sostenere le prove orali senza che si procedesse alla lettura anche del secondo e del terzo elaborato.
2. Ciò premesso, deduce la seguente censura:
1) violazione e falsa applicazione di legge, con specifico riguardo agli artt. 10 e 11 del d.lgs. n. 166/06, nonché agli artt. 1 ssegg. L. 7 agosto 1990, n. 241; eccesso di potere sotto i profili per difetto d’istruttoria, illogicità, irragionevolezza, ingiustizia manifesta, travisamento