TAR Catania, sez. V, sentenza 2024-05-27, n. 202401984

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
TAR Catania, sez. V, sentenza 2024-05-27, n. 202401984
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Catania
Numero : 202401984
Data del deposito : 27 maggio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 27/05/2024

N. 01984/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00859/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 859 del 2019, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avv. E M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno - Questura Messina, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale Catania, domiciliataria ex lege in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

per l'annullamento

provvedimento di diniego della richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, -OMISSIS-, emesso dal Sig. Questore di Messina in data 13/03/2019), notificato all’interessato il 09/04/2019 per il tramite di Polizia Di Stato – Questura Di Messina – Divisione Amministrativa – Ufficio Immigrazione;

di ogni altro atto connesso, presupposto e consequenziale;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno e di Questura Messina;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 87, comma 4-bis, cod.proc.amm.;

Relatore all'udienza straordinaria di smaltimento dell'arretrato del giorno 20 maggio 2024 il dott. Michele Di Martino e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO



1. Con ricorso notificato in data 21 maggio 2019 e depositato in Segreteria il successivo 29 maggio, il ricorrente ha impugnato il provvedimento in epigrafe, con il quale la Questura di Ragusa ha respinto l’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno UE per lavoro subordinato, presentata in data 3 maggio 2018.



1.1. Ha esposto che:

- è arrivato in Italia a seguito di ricongiungimento familiare nel 1995, dove risiede con la famiglia (moglie e tre figli) e lavora presso la società -OMISSIS-, con sede in -OMISSIS- (cfr. contratto di lavoro a tempo indeterminato versato in atti);

- in data 20 febbraio 2019, l’Amministrazione resistente gli ha notificato preavviso di diniego rinnovo del permesso di soggiorno del rinnovo del permesso di soggiorno e, il successivo 13 marzo, il rigetto della richiesta, in quanto, con sentenza emessa dal Tribunale di Messina, in data 25 gennaio 2019, “ (…) è stato condannato alla pena di anni 2 di reclusione per i seguenti reati di cui agli artt. 572, 61 n. 11 quinquies c.p. - maltrattamenti in famiglia -, artt. 582 c.

2 - lesioni personali aggravate, in relazione all’art. 576 n. 5 e 577 c. 2 c.p. e art. 570 c.p. per mancanza di mezzi di sussistenza ai figli minori.

CONSIDERATO che

la condanna per il reato di cui all’art. 572 c.p. (…), anche se non definitiva, è assolutamente ostativa ai fini del mantenimento del titolo di soggiorno in quanto il reato rientra nella previsione di cui all’art. 380 c.p.p., e costituisce indice della propensione a delinquere del soggetto, nonché del mancato proficuo inserimento in un sano tessuto sociale, così da far ritenere prevalenti le esigenze di difesa sociale e tutela della sicurezza pubblica, rispetto ai vincoli familiari e della durata del Suo soggiorno sul t.n. (…)
”.



2. Per l’Amministrazione resistente si è costituita in giudizio l’Avvocatura dello Stato in data 25 giugno 2019, con memoria di mero stile.

Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi