TAR Catanzaro, sez. I, sentenza breve 2017-06-08, n. 201700913

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Catanzaro, sez. I, sentenza breve 2017-06-08, n. 201700913
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Catanzaro
Numero : 201700913
Data del deposito : 8 giugno 2017
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 08/06/2017

N. 00913/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00589/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 c.p.a.;
sul ricorso numero di registro generale 589 del 2017, proposto da:
Assipol S.r.l., in persona del suo legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall'avvocato G S, elettivamente domiciliata presso il suo Studio, in Catanzaro, alla via Burza, n. 41;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Catanzaro, domiciliato presso gli uffici di questa, in Catanzaro, alla via G. Da Fiore, n. 34;

nei confronti di

Codis S.r.l. e Orasis S.r.l., in persona dei loro rispettivi legali rappresentanti pro tempore , rappresentate e difese dagli avvocati Demetrio Verbaro e Alfredo Gualtieri, elettivamente domiciliate presso il loro Studio, in Catanzaro, alla via Vittorio Veneto, n. 48;

per l'annullamento

- del provvedimento dell’Avvocato Generale della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro del 12 maggio 2017, n. prot. 3904, di aggiudicazione della gara d’appalto senza bando per l’affidamento del servizio di vigilanza armata per gli uffici giudiziari del Comune di Castrovillari per il periodo 1 marzo 2017 – 31 dicembre 2017;

- di tutti gli atti endoprocedimentali ad esso presupposti, ivi compresi:

- il verbale di apertura delle buste del 21 febbraio 2017;

- il parere dell’Avvocatura dello Stato del 27 aprile 2017, prot. n. 21046;

- la nota dell’organo monocratico del 9 maggio 2017, prot. n. 46/17, con cui è stata formulata la graduatoria di gara e proposta l’aggiudicazione al

RTI

Codis - Orasis;

- il provvedimento dell’8 maggio 2017, con il quale il Procuratore Generale ha assegnato la prosecuzione della gara all’Avvocato Generale;

- ove occorra, l’atto del Ministero della Giustizia n. 172891 del 29 novembre 2016, con la quale è stato delegato l’espletamento della gara alla Procura Generale di Catanzaro;

nonché per la condanna al risarcimento in forma specifica mediante esclusione dell’attuale aggiudicataria e aggiudicazione diretta dell’appalto alla società odierna ricorrente, seconda classificata, con subentro nel contratto eventualmente già sottoscritto, previa sua dichiarazione di inefficacia.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia, di Codis S.r.l. e di Orasis S.r.l.;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 7 giugno 2017 il dott. F T e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 c.p.a.;


Rilevato in fatto che:

a) viene impugnato d’innanzi a questo Tribunale Amministrativo Regionale il provvedimento con cui l’Avvocato Generale della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro ha, in data 12 maggio 2017, aggiudicato la gara per il servizio di vigilanza armata per gli uffici giudiziari del Comune di Castrovillari per il periodo 1 marzo 2017 – 31 dicembre 2017 al raggruppamento temporaneo di imprese Codis S.r.l. – Orasis S.r.l.;

b) hanno resistito l’amministrazione intimata e le società aggiudicatarie;

c) alla camera di consiglio del 7 giugno 2017, sussistendo tutti i presupposti e previo avviso alle parti, il ricorso è stato discusso nel merito e spedito in decisione ai sensi dell’art. 60 c.p.a.;


Ritenuto in diritto che:

d) è infondata l’eccezione di inammissibilità del ricorso in quanto proposto avverso la proposta di aggiudicazione della gara;
infatti:

- d1) con il provvedimento del 12 maggio 2017, oggetto di impugnativa, l’amministrazione ha provveduto ad aggiudicare la gara;

- d2) con il successivo provvedimento del 30 maggio 2017, emesso a seguito della verifica del possesso dei prescritti requisiti, si è data efficacia all’aggiudicazione ai sensi dell’art. 32, comma 7 d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50;

- d3) il provvedimento di aggiudicazione della gara è dunque quello datato 12 maggio 2017, onde l’odierno ricorso ha per oggetto l’unico provvedimento effettivamente lesivo dell’interesse di parte ricorrente;

e) sono infondati i primi due motivi di ricorso, con cui si assume che illegittimamente l’amministrazione, all’esito del procedimento di verifica di congruità dell’offerta del raggruppamento ricorrente, ha escluso l’esistenza di anomalie;

- e1) va premesso che la verifica di congruità di un'offerta potenzialmente anomala ha natura globale e sintetica, vertendo sulla serietà o non dell'offerta nel suo insieme;
allo stesso tempo, spetta al giudice amministrativo un sindacato sulle valutazioni dell'amministrazione limitato alla logicità, ragionevolezza ed adeguatezza dell'istruttoria, che prescinde da un'autonoma verifica della congruità dell'offerta e delle singole voci (cfr., da ultimo, Cons. Stato, Sez. V, 10 aprile 2017, n. 1676);

- e2) nel caso di specie, l’amministrazione ha operato un approfondito esame della congruità dell’offerta di parte ricorrente, chiedendo anche parere all’Avvocatura Distrettuale dello Stato;

- e3) l’esito della valutazione di congruità non appare irragionevole, posto che il raggruppamento ricorrente ha dato conto delle agevolazioni di cui beneficia sui premi INAIL e ha analiticamente giustificato il mancato rispetto della tariffa media oraria elaborata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;

- e4) va evidenziato, inoltre, che il raggruppamento ricorrente ha offerto di eseguire il servizio per un corrispettivo di € 96.972,22 oltre a IVA, mentre la società ricorrente, seconda classificata, ha offerto di eseguire il servizio per un corrispettivo di € 100.556,90, sicché non vi è tra le offerte una difformità tale da palesare l’irragionevolezza della valutazione;

f) anche l’ultimo motivo di ricorso è infondato;

- f1) con esso, parte ricorrente contesta la competenza dell’Avvocato Generale della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Catanzaro ad emettere i provvedimenti impugnati;
poiché, infatti, la procedura ad evidenza pubblica era già stata delegata dal competente Ministero al Procuratore Generale della Repubblica, questi non avrebbe potuto, a sua volta, delegare la funzione;

- f2) in realtà, l’Avvocato Generale è istituzionalmente destinato a svolgere funzioni vicarie rispetto al Procuratore Generale della Repubblica, sicché è la legge stessa a consentirgli di esercitare i poteri demandati al Procuratore Generale;

g) il ricorso va pertanto respinto, dovendosi regolare le spese di lite secondo il principio della soccombenza;

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