TAR Bologna, sez. I, sentenza 2024-02-12, n. 202400103
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Testo completo
Pubblicato il 12/02/2024
N. 00103/2024 REG.PROV.COLL.
N. 00504/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 504 del 2020, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato F M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero dell'Interno - Questura di Bologna, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bologna, domiciliataria ex lege in Bologna, via A. Testoni, 6;
per l'annullamento
- del provvedimento della Questura di Bologna in data 12 febbraio 2020, notificato in data 24 marzo 2020, con il quale è stato revocato il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- nonché di ogni altro eventuale provvedimento presupposto, connesso e conseguente, anche se ignoto al ricorrente.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno - Questura di Bologna;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 7 febbraio 2024 la dott.ssa Mara Bertagnolli e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Il ricorrente - che deduce di essere in Italia sin dal 2002, dove lavora presso lo stesso datore di lavoro sin dal suo ingresso in Italia e dove vive con la figlia nata a Bologna nel 2005 - si è visto revocare il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo a causa del fatto che è risultato sottoposto a procedimento penale per violazione dell’art. 582 c.p..
Ritenendo tale provvedimento illegittimo, nonostante con esso sia stata riconosciuta la spettanza di un