TAR Roma, sez. 5S, sentenza 2023-10-20, n. 202315547

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 5S, sentenza 2023-10-20, n. 202315547
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202315547
Data del deposito : 20 ottobre 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 20/10/2023

N. 15547/2023 REG.PROV.COLL.

N. 06444/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6444 del 2020, proposto da
R-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato A B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Giustizia Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

nei confronti

-OMISSIS-, non costituiti in giudizio;

per l'annullamento

- della graduatoria n. -OMISSIS- relativa allo scrutinio per merito comparativo per la promozione alla qualifica di commissario coordinatore superiore del personale della carriera dei funzionari di cui all'art. 13 bis del D.Lgs n. 146 del 21.05.2000;


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 87, comma 4-bis, cod.proc.amm.;

Relatore all'udienza straordinaria di smaltimento dell'arretrato del giorno 13 ottobre 2023 il dott. Alessandro Tomassetti e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

Gli odierni ricorrenti erano inquadrati nell’ex Ruolo Direttivo speciale del Corpo di Polizia Penitenziaria con la qualifica di Commissario Capo, taluni dal 1.1.2011 ed altri dal 1.1.2012.

Deducono i ricorrenti come il decreto legislativo n. 146/2000, in attuazione dell’articolo 12 della legge 28 luglio 1999, n. 266, abbia istituito il Ruolo Direttivo ordinario della Polizia Penitenziaria ed il Ruolo Direttivo Speciale, a cui appartenevano gli odierni ricorrenti.

In particolare l'art. 5 Capo II del d.lgs n. 146/2000 prevedeva: " E' istituito il ruolo direttivo ordinario del Corpo di polizia Penitenziaria, articolato nelle seguenti qualifiche, con ordine gerarchico e con livello analogo a quello del corrispondente ruolo dei commissari della Polizia di Stato: vicecommissario penitenziario, commissario penitenziario, commissario capo penitenziario e commissario coordinatore penitenziario ". L'art. 20 Capo III del d.lgs n. 146/2000 prevedeva, altresì: " E' istituito il ruolo direttivo speciale del Corpo di polizia Penitenziaria, articolato nelle seguenti qualifiche, corrispondenti per livello ed ordine gerarchico a quelle analoghe del ruolo direttivo ordinario: vicecommissario penitenziario, commissario penitenziario, commissario capo penitenziario e commissario coordinatore penitenziario ".

I due ruoli erano, dunque, articolati nelle medesime qualifiche e con le medesime funzioni;
Il predetto personale (Ruolo Speciale) (…) svolge le medesime funzioni attribuite agli appartenenti al ruolo direttivo ordinario del Corpo di polizia penitenziaria ” (art. 21, comma 2, d.lgs 146/2000 - Funzioni e ordinamento del personale appartenente al ruolo direttivo speciale).

Identiche erano anche le prove di selezione per l’accesso alla carriera dei funzionari (due prove scritte e una orale), le materie didattiche, il percorso e il periodo di formazione di almeno 12 mesi presso l’istituto superiore di studi penitenziari. L’unica differenza che emergeva dalle due previsioni normative era il percorso di carriera: più veloce per il ruolo direttivo ordinario (9 anni e 6 mesi da Vice Commissario a Commissario Coordinatore, quale qualifica apicale), rispetto a quello del ruolo direttivo speciale (15 anni da Vice Commissario a Commissario Coordinatore quale qualifica apicale).

Con l'entrata in vigore del d.lgs. n. 95/2017 di modifica al decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146 sul riordino delle Forze Armate, veniva disposto il riallineamento dei ruoli direttivi ordinario e speciale.

In particolare l'art. 42 del predetto decreto recava disposizioni dirette " all'equiparazione, nell'articolazione delle qualifiche, nella progressione di carriera e nel trattamento giuridico ed economico del personale direttivo del Corpo di polizia penitenziaria, ai corrispondenti ruoli direttivi della Polizia di Stato di cui al decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 334, nel testo vigente in data anteriore all'entrata in vigore del presente decreto ".

Pertanto, nel disporre il riallineamento dei due ruoli Direttivi - ordinario e speciale - veniva istituito un unico Ruolo della " Carriera dei funzionari del Corpo di Polizia Penitenziaria "(art. 40, Modifiche al decreto legislativo 21 maggio 2000, n. 146) con la relativa articolazione della carriera dei funzionari del Corpo di Polizia penitenziaria, a sviluppo dirigenziale, articolata nelle seguenti qualifiche: a) Vice Commissario penitenziario;
b) Commissario penitenziario;
c) Commissario Capo penitenziario;
d) Commissario Coordinatore penitenziario;
e) Commissario Coordinatore superiore (qualifica di nuova istituzione);
f) Primo Dirigente;
g) Dirigente Superiore.

La dotazione organica della carriera dei funzionari veniva fissata nella tabella D, allegata al predetto decreto.

All'entrata in vigore della predetta normativa i ricorrenti ricoprivano la qualifica di Commissari Capi, ovvero qualifica di grado superiore a quella ricoperta dai controinteressati, ossia di Commissari.

Per effetto del d.lgs. n. 95/2017, tutti i ricorrenti avevano maturato l’anzianità prevista per essere inquadrati al 1 gennaio 2017 alla qualifica di Commissario Coordinatore del nuovo ruolo della “ carriera dei funzionari del Corpo di polizia penitenziaria ”.

Gli odierni ricorrenti, dunque, rivestivano all’atto dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 95/2017 la qualifica di Commissario Capo con decorrenza al 1 gennaio 2011 (per -OMISSIS- e -OMISSIS-) ed al 1 gennaio 2012 per tutti gli altri e la loro nomina precedeva quella degli altri Funzionari del medesimo ruolo direttivo speciale (n. 49 con qualifica di Commissario), a causa del numero limitato di posti a disposizione nella qualifica superiore di Commissario Capo (tabella E - art. 20, c.

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