TAR Milano, sez. I, sentenza 2010-01-11, n. 201000007

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Milano, sez. I, sentenza 2010-01-11, n. 201000007
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Milano
Numero : 201000007
Data del deposito : 11 gennaio 2010
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 01218/2002 REG.RIC.

N. 00007/2010 REG.SEN.

N. 01218/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

Sul ricorso numero di registro generale 1218 del 2002, proposto da:
Finarte Casa D'Aste Spa, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avv. B C, presso il cui studio ha eletto domicilio in Milano, via Visconti di Modrone, 1;



contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro p.t.; Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Milano, in persona del Soprintendente p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Milano, presso i cui uffici è domiciliata per legge in Milano, via Freguglia, 1;



nei confronti di

M F, Ufficio Esecuzioni Mobiliari Tribunale Milano;



per l'annullamento,

quanto meno parziale,

del decreto ministeriale del 1.2.2002 con il quale è stato esercitato il diritto di prelazione relativamente alla vendita all’asta di un dipinto di Gaudenzio Ferrari raffigurante “Natività della Vergine”, nonché di ogni altro atto presupposto, connesso o conseguente, in particolare dell’ordinanza della Soprintendenza Milanese con la quale si ordina la consegna del dipinto all’amministrazione.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Designato relatore nell'udienza pubblica del giorno 04/12/2009 il dott. H S e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:



FATTO

Con il presente gravame la ricorrente Casa d’Aste, premettendo di avere curato quale commissionaria nominata dal Giudice delle esecuzioni mobiliari del Tribunale di Milano la vendita all’asta del dipinto di Gaudenzio Ferrari indicato in epigrafe, vendita aggiudicata al sig. Francesco Micheli per un importo di 1.219.500.000 di vecchie lire, comprensivo di 169.500.000 per diritti d’asta, ha impugnato il decreto con il quale il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha esercitato il diritto di prelazione di cui agli artt. 59 e ss d.lgs. 490/1999 nella parte in cui ha escluso dal computo del prezzo i diritti d’asta.

A fondamento del gravame e della relativa domanda di annullamento, ha dedotto la violazione del citato art. 59 d.lgs. 490/1999 in uno con il difetto di motivazione del decreto, richiamando il precedente della pronuncia del Consiglio di Stato n. 3241/2001.

Si è difeso il Ministero contestando la fondatezza del ricorso.

Alla pubblica udienza del 4.12.2009, in vista della quale entrambe le parti costituite hanno depositato memorie illustrative, la causa è stata discussa ed è passata in decisione.



DIRITTO

Osserva il Collegio, in premessa, come l’oggetto della controversia verta sulla legittimità del provvedimento impugnato (non già nei suoi presupposti ma) nella sola parte relativa alla determinazione del prezzo della cd. prelazione artistica esercitata dal Ministero per i beni e le attività culturali a norma degli artt. 59 e ss d.lgs. 490/1999, controvertendosi se l’importo complessivamente dovuto dall’amministrazione all’alienante

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