TAR Roma, sez. 2T, sentenza 2020-10-14, n. 202010468
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Testo completo
Pubblicato il 14/10/2020
N. 10468/2020 REG.PROV.COLL.
N. 03568/2020 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda Ter)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3568 del 2020, proposto da Istituto di Ortofonologia S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati B F, Graziano Pungi', F A R, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Daniela Dell'Oro, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
nei confronti
S.I.V.A.M. Società Imbottigliamento e Vendita Acque Minerali S.r.l. Unipersonale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Campagnola, Francesco Corda, Giuseppe Fiengo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l'annullamento dell’inerzia serbata da Roma Capitale alle seguenti diffide 1) Diffida del 05/12/2019 finalizzata alla cessazione dell’attività di vendita di vicinato alimentare di acqua minerale di SIVAM, inviata a mezzo pec e acquisita al protocollo di Roma Capitale al n. CD/2019/0173623; 2) Diffida del 18/12/2019 finalizzata alla cessazione dell’attività di vendita di vicinato alimentare di acqua minerale di SIVAM, inviata a mezzo pec e acquisita al protocollo di Roma Capitale al n. CD/2019/0179346; 3) Diffida del 18/12/2019 finalizzata alla cessazione dell’attività industriale di imbottigliamento di acqua minerale di SIVAM, inviata a mezzo pec e acquisita al protocollo di Roma Capitale al n. CD/2019/0179353; 4) Diffida del 19/02/2020 finalizzata alla cessazione dell’attività di vendita di vicinato di acqua minerale di SIVAM, inviata a mezzo pec e acquisita al protocollo di Roma Capitale al n. CD/2020/0020984;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Roma Capitale e di S.I.V.A.M. Società Imbottigliamento e Vendita Acque Minerali S.r.l. Unipersonale;
Visti tutti gli atti della causa;
Considerato che l’udienza è soggetta alla disciplina dell’art. 84 commi 5 e 6, del D.L.n.18 del 17 marzo 2020, e si svolge attraverso videoconferenza con l’utilizzo di piattaforma “Microsoft Teams” come previsto dalla circolare n. 6305 del 13 marzo 2020 del Segretario Generale della Giustizia Amministrativa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 17 luglio 2020 la dott.ssa F M;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
La ricorrente è proprietaria di un complesso immobiliare sito in Roma, alla Via Passo del Furlo 53-55-57 e Via Monte Nevoso 36-38, in cui da anni opera – in virtù di un contratto di locazione stipulato con i precedenti proprietari – la controinteressata SIVAM S.r.l., che è titolare di una concessione mineraria, di competenza regionale, per la coltivazione della sorgente d’acqua sita in loco (“Acqua Sacra”), che imbottiglia e rivende al pubblico.
La ricorrente, ritenendo che tale attività di imbottigliamento e vendita sia svolta illegittimamente sotto molteplici profili, ha compulsato Roma Capitale alle opportune verifiche e poi ha agito dinanzi a questo Tribunale avverso il silenzio serbato dall’Amministrazione sulle diffide indicate in epigrafe.
La ricorrente, in sintesi, allegando corposa documentazione, ha dedotto che le attività suddette sono svolte in assenza di titoli autorizzativi, che dovrebbero essere rilasciati da Roma Capitale (Municipio Roma III).
In particolare, secondo la tesi esposta nel ricorso, la SIVAM opera l’imbottigliamento dell’acqua sulla base di un decreto A.C.I.S. intestato ad altra ditta e risalente al 1948, relativo ad imbottigliamento artigianale (mentre oggi è industriale), in un locale senza agibilità, oggetto di abusi edilizi e in zona (Città Storica), ove non è consentita attività industriale in base al PRG.
Anche la vendita di vicinato di acqua minerale sarebbe illegittimamente effettuata nel complesso immobiliare di proprietà della ricorrente, ove non vi sono locali commerciali, come peraltro comprovato dalla Determinazione Dirigenziale Prot. CD/134462 del 25.09.2019, versata in atti, adottata da Roma Capitale, con la quale l’Amministrazione ha determinato nei confronti della Sivam la cessazione dell’attività poiché “ esercitava attività di vicinato alimentare senza aver presentato alcuna S.C.I.A. ”. Tale determinazione, richiamata anche nelle diffide sopra indicate, è tuttavia rimasta inattuata.
Per questi motivi l’Istituto di Ortofonologia ha richiesto al Tribunale di accertare e dichiarare la formazione del silenzio inadempimento sulle predette diffide e di dichiarare l’obbligo della amministrazione intimata di adottare con urgenza i dovuti relativi provvedimenti.
Sivam S.r.l. Unipersonale si è costituita in data 8.06.2020, resistendo al ricorso ed eccependone l’inammissibilità, nonché depositando a sua volta documentazione, per dimostrare la legittimità delle proprie attività.
Roma Capitale si è costituita in data 16.06.2020, resistendo al ricorso ed