TAR Roma, sez. I, sentenza 2021-10-28, n. 202111047
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Testo completo
Pubblicato il 28/10/2021
N. 11047/2021 REG.PROV.COLL.
N. 05887/2018 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 5887 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
M L C, rappresentata e difesa dall'avvocato A D P, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giovanni Battista Martini 13;
contro
Ministero della Giustizia, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
nei confronti
B C, non costituita in giudizio;
per l'annullamento
per quanto riguarda il ricorso introduttivo:
della dichiarazione di “non idoneità” a sostenere le prove orali del concorso a 500 posti di notaio – indetto dal Ministero della Giustizia con decreto dirigenziale del 21 aprile 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 26 aprile 2016, Quarta Serie speciale – espressa dalla Commissione esaminatrice in data 19 aprile 2017, in seguito alla correzione dell'elaborato relativo alla prima prova scritta, costituita dall'atto inter vivos di diritto commerciale;
del relativo verbale di correzione n. 167, redatto in data 19 aprile 2017 dalla suddetta Commissione esaminatrice, nella parte relativa ai lavori della ricorrente, contenuti nella busta contraddistinta con il numero 361, nonché della allegata scheda di valutazione con motivazione standard;
della graduatoria finale degli ammessi alle prove orali del suddetto concorso – affissa all'albo del Ministero della Giustizia in data 15 febbraio 2018, ai sensi dell'art. 23, comma 3, r.d. 14 febbraio 1926, n. 1953, nonché dell'art. 8, comma 2, del citato decreto dirigenziale del 21 aprile 2016 – nella parte in cui non indica la dott.ssa M L C;
di ogni altro atto presupposto, connesso o consequenziale rispetto ai sopra indicati provvedimenti;
per quanto riguarda i motivi aggiunti presentati da Cennamo Maria Luisa il 8\8\2019:
della dichiarazione di “non idoneità” a sostenere le prove orali del concorso a 500 posti di notaio – indetto dal Ministero della Giustizia con decreto dirigenziale del 21 aprile 2016, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 33 del 26 aprile 2016, Quarta Serie speciale– espressa dalla Commissione esaminatrice in data 19 aprile 2017, in seguito alla correzione dell'elaborato relativo alla prima prova scritta, costituita dall'atto inter vivos di diritto commerciale;
del relativo verbale di correzione n. 167, redatto in data 19 aprile 2017 dalla suddetta Commissione esaminatrice, nella parte relativa ai lavori della ricorrente, contenuti nella busta contraddistinta con il numero 361, nonché della allegata scheda di valutazione con motivazione standard;
della graduatoria finale degli ammessi alle prove orali del suddetto concorso – affissa all'albo del Ministero della Giustizia in data 15 febbraio 2018, ai sensi dell'art. 23, comma 3, r.d. 14 febbraio 1926, n. 1953, nonché dell'art. 8, comma 2, del citato decreto dirigenziale del 21 aprile 2016 – nella parte in cui non indica la dott.ssa M L C;
di ogni altro atto presupposto, connesso o consequenziale rispetto ai sopra indicati provvedimenti;
e, per quanto occorrer possa:
del decreto del Ministero della Giustizia del 17 febbraio 2017 di sostituzione dei componenti della Commissione esaminatrice del suddetto concorso, nella parte in cui il notaio E B è stata nominata componente della predetta Commissione, in sostituzione del notaio F V P.
Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Giustizia;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza del giorno 14 luglio 2021 la dott.ssa F P in collegamento da remoto in videoconferenza, secondo quanto disposto dall’art. 4 del d.l. 28/2020, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1 della l. 25 giugno 2020, n. 70, cui rinvia l’art. 25 d.l. 137/2020;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Con il ricorso in epigrafe è stato impugnato il giudizio di “non idoneità” della ricorrente a sostenere le prove orali del concorso a 500 posti di notaio indetto dal Ministero della Giustizia con decreto dirigenziale del 21 aprile 2016, giudizio espresso dalla Commissione esaminatrice in data 19 aprile 2017, in seguito alla correzione dell'elaborato relativo alla prima prova scritta, costituita dall'atto inter vivos di diritto commerciale.
La ricorrente ha esposto che la Commissione di concorso aveva predisposto, nel corso della seduta del 16 dicembre 2016, la scheda tipo con le formule standard per la valutazione degli elaborati.
I nominativi dei candidati ammessi alle prove orali erano stati pubblicati il 15 febbraio 2018 e la ricorrente, non risultando compresa tra i suddetti nominativi, aveva esercitato il diritto di accesso agli atti.
A seguito dell’accesso aveva appreso di essere stata giudicata “non idonea” dopo la lettura del primo elaborato, relativo all’atto inter vivos di diritto commerciale, per avere la Commissione esaminatrice ravvisato la sussistenza di una delle ipotesi di cui all’art. 11, comma 7, d.lgs. n. 166/2006.
La motivazione del giudizio