TAR Roma, sez. 2Q, sentenza 2024-12-12, n. 202422486

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 2Q, sentenza 2024-12-12, n. 202422486
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202422486
Data del deposito : 12 dicembre 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 12/12/2024

N. 22486/2024 REG.PROV.COLL.

N. 14885/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 14885 del 2023, proposto da
NI CC, IO AR, RO LO ER e DO AV, rappresentati e difesi dall'avvocato Leonardo Bruschetti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Ministero della Cultura, in persona del Ministro pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi n. 12;



per l'annullamento

del Decreto Direttoriale del Ministero della Cultura, Direzione Generale dello Spettacolo n. 1024 del 21.07.2023 di assegnazione del contributo per i lavoratori dello spettacolo dal vivo e dei settori del cinema e dell'audiovisivo ai sensi del D.M. 09.06.2022 n. 236 (che ha escluso i ricorrenti dalla lista degli aventi diritto).

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero della Cultura;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 29 ottobre 2024 il dott. Luigi Edoardo Fiorani e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

1. Con ricorso notificato il 14 ottobre 2023 e depositato il 12 novembre 2023, NI CC, IO AR, RO LO ER e DO AV hanno impugnato il decreto direttoriale del Ministero della Cultura, Direzione Generale dello Spettacolo n. 1024 del 21 luglio 2023, nella parte in cui non ha ricompreso i ricorrenti nella lista degli aventi titolo all’assegnazione del contributo per i lavoratori dello spettacolo dal vivo e dei settori del cinema e dell’audiovisivo ai sensi del D.M. 9 giugno 2022, n. 236.

2. Il ricorso è affidato a un motivo, rubricato “ Illegittimità, invalidità e inefficacia del provvedimento impugnato per errata valutazione dei requisiti dei ricorrenti; violazione di legge ed eccesso di potere ”.

3. Il Ministero della Cultura si è costituito in resistenza il 19 gennaio 2024.

4. All’udienza pubblica del 29 ottobre 2024, la causa è stata trattenuta in decisione.

5. L’eccezione di inammissibilità del ricorso per mancata notifica ad almeno un controinteressato, peraltro contenuta non in una memoria, ma nella relazione dell’amministrazione prodotta dall’Avvocatura dello Stato, che si è costituita con comparsa di stile, non

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