TAR Roma, sez. 2Q, sentenza 2023-01-23, n. 202301116
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Testo completo
Pubblicato il 23/01/2023
N. 01116/2023 REG.PROV.COLL.
N. 05424/2021 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Seconda Quater)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 5424 del 2021, proposto dalla società C.F.C. S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. I T, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Ministero della Cultura, in persona del Ministro p.t.; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, in persona del Soprintendente p.t., rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune di Gallicano nel Lazio, non costituito;
per l'annullamento:
- del parere paesaggistico negativo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti, prot. n. 144 del 4.2.2021;
- della conseguente determinazione del Comune di Gallicano nel Lazio (RM), Area C – Urbanistica e Territorio, n. 50 del 16.3.2021, notificata il 17.3.2021;
- di ogni altro atto presupposto, conseguente o, comunque, connesso;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero della Cultura e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 dicembre 2022 la dott.ssa R M e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Con ricorso tempestivamente notificato e depositato, la società ricorrente, quale proprietaria di una porzione del fabbricato multipiano, con destinazione commerciale, sito nel territorio comunale di Gallicano nel Lazio, in Catasto al foglio 9, part. 263, prospiciente, da un lato, sulla Via Prenestina Nuova e, dal lato opposto, sulla Via Prenestina Antica, a protezione del cui tracciato lineare insiste vincolo archeologico, ha impugnato il provvedimento n. 50 del 16.3.2021, con cui il predetto Comune, preso atto del parere vincolante negativo prot. n. 144 del 4.2.2021 espresso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Roma e per la provincia di Rieti – anch’esso oggetto di gravame - ha rigettato la richiesta di compatibilità paesaggistica postuma, avanzata ai sensi dell’art. 32 L. n. 47/85, funzionale alla definizione dei seguenti procedimenti di condono edilizio:
- n. 2212 dell’1.04.1986, ex l. n. 47/85, avente ad oggetto un ampliamento di cubatura (mc 1.081,33) e superficie (mq. 317,28) realizzato in aderenza alle strutture esistenti, al piano terra ed al piano primo, autorizzate con licenza edilizia n. 36 del 13.06.1968;
- n. 1968 del 28/02/1995, ex L. n. 724 /1994, avente ad oggetto un porticato di mq. 120, realizzato in aderenza al piano primo, per come abusivamente ampliato, e posto a ridosso del tracciato viario della Via Prenestina Antica.
1.2 Il parere negativo, obbligatorio e vincolante, reso dalla Soprintendenza in data 4.02.2021, risulta motivato sulla scorta:
a) dell’asserito contrasto dell’intervento edilizio da “sanare” sia con le previsioni del P.T.P.R., nella versione di quello adottato e di quello approvato, poi annullato dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 140 del 12.10.2020) - giacché l’area oggetto di intervento è qualificata come “ Paesaggio Agrario di Rilevante Valore ” ed è posta a ridosso della strada basolata dell’Antica Via Prenestina, tutelata da un vincolo archeologico lineare, con fascia di rispetto - che con le previsioni del precedente P.T.P. n. 9, secondo cui nell’ambito delle cd. “ Zone 3 agricole con rilevante valore paesistico ambientale ”, sarebbero ammesse esclusivamente piccole costruzioni di servizio all’agricoltura, con copertura a tetto e manto in tegole;
b) delle ulteriori considerazioni paesaggistiche appresso trascritte:
- “ i manufatti presentano una disomogeneità, in quanto appaiono giustapposti in modo disarticolato, sono realizzati con materiali di differente tipologia e nell'insieme descrivono un aspetto disordinato e caotico”;
- “le strutture pertinenti il portico si estendono fino al limite della strada basolata di età romana e talvolta si sovrappongono alla stessa strada antica”;
- “l'intervento, costituito da parti disomogenee, sviluppatosi per aggregazioni secondo una logica volta allo sfruttamento del suolo, prospetta per lo più sull'Antica Via Prenestina, in quanto sul lato opposto, prospiciente la nuova Via Prenestina, il dislivello è mutuato da una struttura di contenimento” ed il contesto non presenterebbe analoghe peculiarità storiche, archeologiche e monumentali, che avevano determinato la medesima Soprintendenza ad