TAR Roma, sez. 2S, sentenza 2023-11-27, n. 202317652

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 2S, sentenza 2023-11-27, n. 202317652
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202317652
Data del deposito : 27 novembre 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 27/11/2023

N. 17652/2023 REG.PROV.COLL.

N. 12413/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12413 del 2014, proposto da
AO ZZ, DI LI e MO LI, rappresentate e difese dall'avvocato Pasquale Frisina, con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Roma, via Gaetano Donizetti, 7;



contro

Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo, in persona del Ministro pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;



nei confronti

Ncc Costruzioni MI ” S.r.l., IA Rosa D'EC, non costituite in giudizio;



per l'annullamento

della nota ministeriale prot. n. 23532 del 10.9.2013 (conosciuta il 9.6.2014) di presa d’atto del decorso del termine di cui all’art. 140, comma 1, del d.lgs. n. 42/2004 per l’adozione del provvedimento ministeriale di dichiarazione di notevole interesse pubblico

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l'art. 87, comma 4-bis, cod.proc.amm.;

Relatore all'udienza straordinaria di smaltimento dell'arretrato del giorno 10 novembre 2023 il dott. Giuseppe Licheri e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO e DIRITTO

Con gravame ritualmente proposto, le ricorrenti impugnavano la nota, meglio in premessa specificata, con cui la Direzione generale per il paesaggio del Ministero resistente comunicava che, in merito al procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico di un’area compresa tra il Fosso dell’UA TR e la via della MI in Roma, distinta in catasto al foglio n. 228, p.lle 174 e 176 di proprietà di EN D’EC e TE IA UI PI D’Aprile, “ Atteso che i termini di cui al richiamato art. 140, comma 1, sono ampiamente scaduti, lo scrivente Direttore Generale non può che prendere atto del fatto che il provvedimento ministeriale in oggetto non esplica più da tempo i suoi effetti, con avvenuta implicita conclusione, senza effetti, del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico in questione ”.

Esse premettevano di essere proprietarie di un’unità immobiliare con annesso giardino pertinenziale confinante, sul lato a valle, con il fondo di proprietà delle controinteressate e che entrambe le aree fanno parte del comprensorio dell’UA TR, area dichiarata di notevole interesse pubblico con il DM n. 50800/1991.

Il decreto in questione veniva annullato con pronuncia di questo Tribunale n. 12 del 9.1.1998, poi confermata dal Consiglio di Stato con sent. n. 6833 del 3.11.2002, entrambe rese su ricorso della dante causa delle attuali controinteressate e motivate in ragione dell’omessa comunicazione, nei confronti di quest’ultima, dell’avvio del procedimento di imposizione del vincolo, ferma restando la validità e l’efficacia del decreto ministeriale per

Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi