TAR Bari, sez. I, sentenza 2020-12-15, n. 202001633
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Pubblicato il 15/12/2020
N. 01633/2020 REG.PROV.COLL.
N. 00113/2016 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 113 del 2016, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’Avvocato P B, con domicilio eletto presso il suo studio in Bari, via Melo n. 114;
contro
l’Università degli Studi di Bari, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli Avvocati S S e L S, con domicilio fisico eletto presso il Palazzo Ateneo in Bari, piazza Umberto I n. 1, e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
l’Università degli Studi di Bari - Dipartimento Studi Umanistici;
nei confronti
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’Avvocato F L, con domicilio eletto presso il suo studio in Bari, via Pasquale Fiore n. 14;
per l’annullamento
- del decreto rettorale n. 960 del 17.3.2015, recante indizione della selezione per un posto di ricercatore a tempo determinato relativo al Settore concorsuale 10/F2- Letteratura Italiana Contemporanea e al Settore scientifico- disciplinare L-FIL-LET/11 (progetto di ricerca “Identità di un’industria culturale e mercato delle lettere in Puglia”, nell’ambito del programma FutureinReaserch);
- del decreto del Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro n. 4064 del 30.11.2015, di approvazione della graduatoria di merito e di tutti i verbali della Commissione di concorso;
- ove occorra, del regolamento approvato con decreto rettorale n. 4532 del 18.9.2012, per quanto di interesse;
- ove sussistente, della proposta di chiamata del dr. -OMISSIS-, effettuata dal competente Dipartimento;
- di ogni altro atto, anche non noto, preordinato, connesso e conseguente.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio dell’Università degli Studi di Bari e di -OMISSIS-;
Vista la dichiarazione del 26.10.2020, depositata in giudizio in pari data, con la quale il ricorrente, a mezzo del proprio difensore, dichiara di non avere più interesse al ricorso, in quanto “nelle more della fissazione dell’udienza pubblica il posto” di ricercatore universitario “in questione non è rimasto esistente” ;
Visto l’art. 35, comma 1, lett. c, c.p.a.;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore il Cons. R T, nell’udienza tenutasi il giorno 14 dicembre 2020 mediante collegamento da remoto in videoconferenza ai sensi dell’art. 4, comma 1, del d.l. n. 28/2020 e dell’art. 25 del d.l. n. 137/2020, presenti a verbale i difensori dell’Università e del controinteressato;
Rilevato che col ricorso in epigrafe il dottore Santoro ha impugnato la graduatoria del concorso per un posto di ricercatore a tempo determinato relativo al Settore concorsuale 10/F2- Letteratura Italiana Contemporanea e al Settore scientifico- disciplinare L-FIL-LET/11, indetto dalla resistente Università, ed il provvedimento di indizione del concorso stesso;
Considerato che, con atto sottoscritto dal difensore del ricorrente in data 26.10.2020 e depositato in giudizio in pari data, questi ha dichiarato che il proprio assistito non ha più interesse ad una decisione nel merito sul ricorso in esame, in quanto “nelle more della fissazione dell’udienza pubblica il posto” di ricercatore universitario “in questione non è rimasto esistente” ;
Ritenuto:
che conseguentemente il ricorso debba dichiararsi improcedibile, per sopravvenuto difetto di interesse;
che, in ragione di tale esito, le spese di lite possano compensarsi integralmente tra le parti;