TAR Napoli, sez. VI, sentenza 2023-04-14, n. 202302297
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Testo completo
Pubblicato il 14/04/2023
N. 02297/2023 REG.PROV.COLL.
N. 05235/2018 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania
(Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 5235 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’Avvocato Gennaro Ioimo, con domicilio fisico eletto presso il suo studio in Napoli, vico Vasto a Capuana n. 60, e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
il Ministero dell’Interno e la Questura di Napoli, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore , rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli, con domicilio ex lege presso la sede di quest’ultima in Napoli, via Armando Diaz n. 11, e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l’annullamento
del decreto di rigetto del permesso di soggiorno n. Cat. A 12/2018/Imm/1°Sez/Din/GBR -OMISSIS- emesso dal Questore della Provincia di Napoli il 23.07.2018.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l’atto di costituzione in giudizio del Ministero dell’Interno e della Questura di Napoli;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza smaltimento da remoto del giorno 2 marzo 2023 il Consigliere Rita Tricarico e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:
FATTO e DIRITTO
1. La ricorrente, cittadina marocchina in possesso del titolo di soggiorno per motivi di lavoro autonomo avente validità biennale dal 15.12.2016 al 6.7.2018, in data 21.12.2017 inoltrava presso gli Sportelli Ricezione Pubblico del locale Ufficio Immigrazione istanza volta a conseguire il rilascio del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo sempre per motivi di lavoro autonomo.
La stessa indicava, quale luogo di residenza, sede anche della ditta individuale esercente attività modifica e riparazione articoli di vestiario di cui risultava titolare, via vicinale -OMISSIS-.
1.1. Con decreto del 23.07.2018, il Questore di Napoli denegava il permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo e ne stabiliva l’espulsione con accompagnamento alla frontiera.
Tale diniego veniva decretato in quanto la ricorrente risultava sconosciuta ed irreperibile presso l’indirizzo indicato come sua residenza e allo stesso indirizzo non figurava neppure la ditta individuale suindicata ed anzi da un’indagine poi eseguita emergeva che una consorteria criminale, con timbri, protocollo e firme falsi, attestava il ricorrere dei requisiti in capo a stranieri per essere assistiti dalla cooperativa sociale -OMISSIS- che aveva sede al suddetto indirizzo e farne ivi risultare la residenza. Peraltro non era stato prodotto certificato di idoneità alloggiativa.
Infine l’attività lavorativa, sebbene formalmente mai cessata, era, non solo, come sopra detto, sconosciuta all'indirizzo indicato, ma al Fisco risultava improduttiva di reddito.
2. Avverso il decreto di cui trattasi è stato proposto il ricorso in epigrafe, affidato ai seguenti motivi di diritto:
I) violazione di legge - eccesso di potere per travisamento ed erronea valutazione dei fatti: le argomentazioni contenute nell’impugnato provvedimento sarebbero smentite dai fatti, atteso che la ricorrente documenterebbe, da una parte, con visura ordinaria d’impresa, che la ditta individuale operante nel settore dei piccoli aggiusti sartoriali è attiva dal 2015 e ha la sua sede in Napoli alla Via -OMISSIS-, e, dall’altra, con certificato di residenza e stato di famiglia, di essere residente nel Comune di San Giuseppe Vesuviano all’indirizzo Trav. -OMISSIS-
II) eccesso di potere: la ricorrente lamenta l’ingiustizia