Pubblicato il 16/10/2019

N. 00247/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00170/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna

sezione staccata di Parma (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso numero di registro generale 170 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato D T, con domicilio digitale come da PEC indicata in atti

contro

Comune di Reggio nell'Emilia, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato F G, con domicilio digitale come da PEC indicata in atti

nei confronti

F P, non costituito in giudizio

per l'ottemperanza

della sentenza n. 337/2018 Reg. Prov. Coll. emessa dal TAR Emilia – Romagna, Sezione staccata di Parma e pubblicata il giorno 07.12.2018;

per l’accertamento della nullità o comunque per l’annullamento:

a) della nota P.G. n. 114745/2019 del giorno 11.06.2019 emessa dal Servizio Sportello Attività Produttive e Edilizia del Comune di Reggio Emilia recante: “Comunicazione di prosecuzione del procedimento amministrativo per opere abusive in via Bagni n. 24, Reggio Emilia”;

b) della nota P.G. n. 121789/2019 del 14.06.2019 emessa dal Servizio Sportello Attività Produttive e Edilizia del Comune di Reggio Emilia avente ad oggetto: “Comunicazione di inizio attività CILA acquisita agli atti col P.G. n. 109514/2019 del 07.06.2019 – Opere edilizie da realizzarsi in immobile sito in Via Bagni, 24 – diffida ad eseguire qualunque opera per mancanza di titolarità”,

atti impugnati con motivi aggiunti.

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Comune di Reggio nell'Emilia;

Visti tutti gli atti della causa;

Visti gli artt. 114 – 74 e 36, comma 2, cod. proc. amm.;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 9 ottobre 2019 il dott. Roberto Lombardi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Rilevato:

che il ricorrente ha chiesto, con ricorso introduttivo, l’esecuzione della sentenza di cui in epigrafe, censurando l’inerzia che avrebbe tenuto, successivamente alla comunicazione di tale