TAR Roma, sez. 2Q, sentenza 2024-05-30, n. 202411055

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 2Q, sentenza 2024-05-30, n. 202411055
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202411055
Data del deposito : 30 maggio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 30/05/2024

N. 11055/2024 REG.PROV.COLL.

N. 01397/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1397 del 2024, proposto da Interporto Centro Italia Orte s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dall’avvocato G P, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Comune di Orte, in persona del Sindaco pro tempore , rappresentato e difeso dall’avvocato G T, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via A. Bertoloni, 26/B;



per l’ottemperanza

della sentenza n. 3323/2022 resa dal T.A.R. del Lazio - Roma, Sez. Seconda quater, in data 15 febbraio 2022, depositata e resa pubblica in data 23 marzo 2022, notificata in data 24 marzo 2022, munita di attestazione di passaggio in giudicato.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del Comune di Orte;

Visto l’art. 114 c.p.a.;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 16 aprile 2024 la dott.ssa Virginia Giorgini e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO

1. Con il ricorso in esame, notificato il 6 febbraio 2024 e depositato il 9 febbraio 2024, la società Interporto Centro Italia Orte s.p.a. agisce per l’esecuzione del giudicato formatosi sulla sentenza indicata in epigrafe, con la quale questo Tribunale ha annullato il diniego opposto dal Comune di Orte all’istanza di permesso di costruire dalla stessa presentata per la realizzazione di nuovi magazzini “a ribalta” in Località Piscinale.

2. La ricorrente espone in fatto che – in esito alla propria nota del 3 giugno 2022, recante diffida a concludere, in ottemperanza a detta sentenza, il procedimento relativo al permesso di costruire già oggetto di diniego – il Comune di Orte ha effettivamente riattivato tale procedimento, in particolare acquisendo dalla stessa ricorrente la documentazione per il rilascio della prescritta autorizzazione paesaggistica e procedendo, poi, a inoltrarla, mediante SUE comunale, alla Regione Lazio. Precisa, tuttavia, che l’inoltro è avvenuto “ con negligenza ” e che la Regione, con nota del 19 settembre 2022, ha quindi richiesto talune integrazioni, poi “ parzialmente trasmesse dal Comune di Orte ”.

Riferisce ancora la società ricorrente di aver inviato nuovamente al Comune di Orte, con nota del 21 ottobre 2022, “ l’intera documentazione della pratica edilizia in questione ”. Nondimeno, prosegue, la Regione ha trasmesso al SUE e per conoscenza alla stessa società due ulteriori comunicazioni: la prima, in data 26 ottobre 2022, con cui ha sollecitato l’invio, entro dieci giorni, della documentazione ancora mancante, con l’avvertenza che, in difetto, sarebbe intervenuta la dichiarazione di improcedibilità dell’istanza di autorizzazione paesaggistica; la seconda, in data 22 dicembre 2022, recante, per l’appunto, la dichiarazione di improcedibilità in considerazione del mancato adempimento dell’integrazione documentale.

3. Nel lamentare che, a seguito dello svolgimento dei fatti come sopra riepilogati, “ il Comune di Orte non ha mai concretamente dato impulso, nei termini fissati dalla sentenza di questo Tribunale al procedimento amministrativo de quo, che, infatti, ad oggi risulta sospeso sine die ”, la ricorrente chiede che il Comune medesimo venga condannato all’esecuzione coattiva di quanto derivante dalla sentenza ottemperanda e, quindi, “ alla conclusione del procedimento attivato dalla domanda edilizia del 05/11/2018 […]

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