TAR Palermo, sez. I, ordinanza cautelare 2013-11-08, n. 201300693

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Palermo, sez. I, ordinanza cautelare 2013-11-08, n. 201300693
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Palermo
Numero : 201300693
Data del deposito : 8 novembre 2013
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 01601/2013 REG.RIC.

N. 00693/2013 REG.PROV.CAU.

N. 01601/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 1601 del 2013, proposto da:


A C Srl, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avv. L C e G R, elettivamente domiciliato presso lo studio del secondo in Palermo, via G. Oberdan, n. 5;


contro

- Prefettura di Agrigento;
- Ministero dell'Interno;
in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo, presso i cui uffici in via A. De Gasperi, n. 81 sono domiciliati per legge;
- Comune di Favara, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Vincenzo Camilleri, con domicilio eletto presso Patrizia Porrello in Palermo, via Cordova, n. 95;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

- della nota prot. n. 0024156 del 5 giugno 2013 con la quale la Prefettura di Agrigento ha reso una "informativa antimafia prodotta ai sensi del previgente art.10 del d.p.r. 252/98 ora art. 91 del decreto lgs.vo 169/11 e s.m.i. 16912011 e s.m.i., relativa alla società A C srl con sede in Favara (AG)";

- della D.D. n. 743/2013 del 1 luglio 2013 con la quale il Comune di Favara ha disposto la revoca del precedente D.D. n.12 del 14 gennaio 2013 con la quale la ricorrente era stata individuata

quale soggetto espletante attività di E. S. C. O. per l'affidamento della gestione dei servizi energetici e con cui implementare progetti e servizi energetico - ambientali...".


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio e la documentazione allegata dell’Avvocatura dello Stato per le Amministrazioni statali intimate;

Visti l’atto di costituzione in giudizio e la memoria del Comune di Favara;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Vista l’ordinanza collegiale istruttoria n. 1648 del 5 settembre 2013;

Vista l’ordinanza collegiale istruttoria n. 1797 del 10 ottobre 2013 eseguita il giorno 24 successivo;

Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 8 novembre 2013 la dott.ssa A L e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;


Considerato che:

- l’informativa impugnata si basa sul collegamento esistente tra più imprese (ALPA costruzioni srl, MCN srl, Bioproduzione srl) destinatarie di informative atipiche (delle quali solo quella relativa alla ALPA oggetto di pronunciamento cautelare della sezione) facenti capo ai componenti della medesima famiglia (soci della ricorrente e loro genitori) uniti da parentela a soggetto condannato per mafia a sua volta legato ad altre imprese operanti nel settore edile;

Ritenuto che:

- in disparte la parentela con soggetto ritenuto appartenente alla consorteria mafiosa, dalla documentazione versata in atti dalla difesa erariale sono emersi una pluralità di procedimenti penali avviati sia nei confronti dei soci della ricorrente che (soprattutto) del loro padre;

- sussiste non solo un legame parentale controindicato ma anche una cointeressenza economica tali da far ritenere non irragionevole la valutazione prognostica fatta dalla Prefettura;

Ritenuto, pertanto, di rigettare l’istanza cautelare.

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