TAR Trieste, sez. I, sentenza 2024-11-06, n. 202400362
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Testo completo
Pubblicato il 06/11/2024
N. 00362/2024 REG.PROV.COLL.
N. 00413/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 413 del 2023, proposto da
A Z, rappresentato e difeso dall'avvocato F P, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
contro
Comune di Venzone, in persona del Sindaco e legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato E B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
per l'annullamento
• del provvedimento d.d. 29.09.2023 prot. GEN 000629-P con il quale il Comune di Venzone, attraverso il Responsabile del Servizio Manutenzioni e Patrimonio dott. E B, dichiarava non valido il titolo edilizio Permesso di Costruire n. 16/2015 d.d. 06.07.2015;
• di tutti gli altri atti comunque connessi, presupposti e conseguenti a quello sopra indicato;
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Venzone;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 24 ottobre 2024 la dott.ssa M S e udito per il Comune intimato il difensore come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con ricorso notificato in data 27 novembre 2023 e depositato il successivo 15 dicembre 2023, il signor A Z è insorto innanzi a questo Tribunale Amministrativo Regionale avverso l’atto in epigrafe compiutamente indicato, con cui il Comune di Venzone gli ha comunicato che “al momento attuale non è possibile dichiarare la validità del titolo edilizio Permesso di Costruire n. 16/2015 d.d. 06/07/2015, inerente la costruzione di un fabbricato ad uso turistico-ricettivo, ubicato a Venzone, frazione Portis, Strada dal Pradulin, e distinto al catasto al fg. 8 mapp. 100 e 102 (oggi 494), stante la dichiarata carenza documentale”, denunciandone l’illegittimità sulla scorta di un unico motivo di diritto, così rubricato “Violazione e/o falsa applicazione di legge (art. 23, comma 3, L.R. 19/2009, art. 24, comma 3, L.R. 19/2009, art. 1, c.