TAR Roma, sez. 2T, sentenza 2022-06-07, n. 202207372

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 2T, sentenza 2022-06-07, n. 202207372
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202207372
Data del deposito : 7 giugno 2022
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 07/06/2022

N. 07372/2022 REG.PROV.COLL.

N. 11318/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11318 del 2016, proposto da Soc Antica Gelateria Trevi S.r.l., P D, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dagli avvocati G B, A V, con domicilio eletto presso lo studio G B in Roma, via Padova. 33;



contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato B B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



per l'annullamento del provvedimento di rigetto della richiesta di deroga per attivazione di un laboratorio di produzione artigianale e vendita di gelato - locale Via del Lavatore n. 54 Roma


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione in giudizio di Comune di Roma e di Roma Capitale;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 22 marzo 2022 la dott.ssa F M e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

La ricorrente – che esercita attività di somministrazione di alimenti e bevande, produzione e vendita di gelato artigianale, nonché il commercio al dettaglio di generi alimentari – ha gravato il provvedimento indicato in epigrafe con cui Roma Capitale ha respinto una richiesta di autorizzazione “in deroga” per l’apertura di un esercizio di vicinato per la vendita di gelato artigianale nel locale di Via del Lavatore n. 54.

Risulta da quanto esposto e versato in atti che:

- in data 14.04.2014 la ricorrente ha presentato SCIA per apertura laboratorio artigianale gelateria nonché per apertura di esercizio di vicinato;

- in data 5.06.2014 Roma Capitale ha notificato un provvedimento di inefficacia delle predette SCIA, in quanto la Via del lavatore rientra tra le vie e piazze “tutelate” (come da Delibera del consiglio Comunale n. 36/2006, poi n. 35/2010), nelle quali è possibile svolgere solo attività tutelate, tra le quali non rientra il laboratorio artigiano di gelateria;

- la stessa Amministrazione, nel provvedimento di inefficacia, ha specificato che per il caso in cui si intenda esercitare la vendita artigianale di un prodotto certificato e non omologabile a quello commerciale, con elementi qualificanti, si può ricorrere alla deroga ex DCC 86/2009, inoltrando apposita domanda alla Commissione istituita presso il Dipartimento Attività Economiche e Produttive;

- con sentenza n. 6761/2015 questo Tribunale ha confermato il predetto provvedimento indicando, in sostanza, la necessità di presentare un’istanza di autorizzazione “in deroga” alle predette previsioni limitative, al fine di ottenere un provvedimento ampliativo classico (autorizzazione) posto che “ la disamina degli interessi che vengono in rilievo comporta la spendita di poteri pubblicistici e lo svolgimento di un procedimento adeguato ” (dunque non attivabile tramite mera SCIA), considerato che “ l’assentibilità di un laboratorio artigianale di gelateria nelle zone tutelate dipende da valutazioni inerenti la qualità dell’attività ed il suo inserimento nel contesto ”;

- in data 4.05.2015 la ricorrente ha dunque presentato istanza di autorizzazione in deroga per l’apertura delle attività di interesse, successivamente integrata anche a seguito di richiesta pervenuta dai competenti uffici;

- Roma Capitale ha avviato il procedimento trasmettendo l’istanza alla competente Commissione;

- nelle more del procedimento sono stati elevati nei confronti della ricorrente alcuni verbali di accertamento di violazione (contestati) per esercizio dell’attività e per occupazione di suolo pubblico senza autorizzazioni;

- in esito al procedimento, l’Amministrazione ha respinto l’istanza di autorizzazione in deroga, ritenendo non sussistenti gli elevati standard qualitativi necessari per la deroga.

Avverso detto provvedimento (e gli atti presupposti) la ricorrente si è rivolta al Tribunale, denunciando la violazione del principio di libertà di iniziativa economica e di stabilimento, la violazione e falsa applicazione delle norme sulla

Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi