TAR Latina, sez. I, sentenza breve 2013-07-15, n. 201300616

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Latina, sez. I, sentenza breve 2013-07-15, n. 201300616
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Latina
Numero : 201300616
Data del deposito : 15 luglio 2013
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 00441/2013 REG.RIC.

N. 00616/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00441/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 441 del 2013, proposto da: M P e F P, rappresentati e difesi dall'avv. U P, con domicilio eletto presso il Tar Lazio Sez. di Latina, via A. Doria, 4;

contro

Comune di Cori, in persona del Sindaco p. t., non costituito;
Provincia di Latina, in persona del Presidente p. t., rappresentato e difeso dall'avv. C V, con domicilio in Latina, via Costa n.1;

per l'annullamento, previa sospensiva,

del certificato di destinazione urbanistica terreno rilasciato dal Comune di Cori il 2 aprile 2013.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio della Provincia di Latina;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 11 luglio 2013 il dott. R M B e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.;


Visto, il ricorso notificato a mezzo servizio postale il 3 giugno 2013 e depositato il successivo giorno 28, con cui i fratelli Maurizio e F P – premesso di essere proprietari di un vasto comprensorio di terreni in Comune di Cori – hanno impugnato il certificato di destinazione urbanistica descritto in epigrafe, con il quale il Comune di Cori ha certificato – tra l’altro – che il terreno fg. 1 p.lle 2, 14 e 438 è sottoposto al diritto di uso civico di pascolo, di legnatico al secco e di semina con corrispondenza del quarto a favore degli abitanti della frazione di Giulianello di Cori;

Visto, l’atto di costituzione in giudizio della Provincia di Latina;

Considerato, che alla camera di consiglio dell’11 luglio 2013 per l’esame della domanda di tutela cautelare il ricorso è apparso inammissibile e idoneo, quindi, a essere definito con sentenza breve;

Rilevato, che il certificato di destinazione urbanistica rappresenta un atto di certificazione redatto da un pubblico ufficiale avente natura ed effetti meramente dichiarativi e non costitutivi di posizioni giuridiche: infatti tali posizioni discendono da altri provvedimenti, che hanno a loro volta determinato la situazione giuridica acclarata dal certificato stesso;
conseguentemente tale atto, essendo sfornito di ogni efficacia provvedimentale, è altresì privo di concreta lesività, il che non rende ammissibile la sua autonoma impugnazione, fatta salva la facoltà del ricorrente di adire il giudice ordinario per l’accertamento della propria situazione di diritto soggettivo (cfr. in tema di impugnabilità del certificato T.A.R. Latina Lazio sez. I 16 maggio 2013 n. 427);

Visto, l’art. 35 comma 1 lett. b) del c.p.a.;

Ritenuto, in conclusione, che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile e che sussistono giusti motivi per disporre tra le parti la compensazione delle spese del giudizio.

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