TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-07-30, n. 202415456

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. I, sentenza 2024-07-30, n. 202415456
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202415456
Data del deposito : 30 luglio 2024
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 30/07/2024

N. 15456/2024 REG.PROV.COLL.

N. 12190/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12190 del 2022, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati E B e L B, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentata e difesa dall’Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, n. 12;



per l’annullamento

- dell’Ordinanza di sgombero ex art. 2- decies , comma 2, l. 575/65 (oggi trasfuso nell’art. 47, comma 2, d.lgs. 6 settembre 2011 n. 159) emessa il 16 agosto 2022 dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, priva di identificativo atto, notificata al ricorrente il 17 agosto 2022, con oggetto l’ordine di «rilasciare la villa con giardino e il box in via -OMISSIS-» e, unitamente, del decreto prot. Anbsc n. -OMISSIS- del 16 agosto 2022;

- di ogni altro atto annesso, connesso, presupposto e consequenziale, comunque lesivo degli interessi e dei diritti di parte ricorrente, anche non conosciuto.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 17 luglio 2024 il dott. M V e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

1. Parte ricorrente impugnava l’ordinanza adottata dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) di rilascio dell’immobile da questi occupato, già confiscato in virtú di una sentenza penale di condanna (e del successivo incidente d’esecuzione) a carico del padre, ormai defunto, dell’esponente: va immediatamente precisato, nondimeno, che formale intestatario del bene prima della confisca era la madre dell’odierno ricorrente (-OMISSIS-, anch’ella nel frattempo defunta).

2. Si costituiva in resistenza l’Agenzia.

3. Al ricorso era unita istanza di sospensione cautelare dell’efficacia degli atti gravati che, chiamata alla camera di consiglio del 17 gennaio 2023, veniva respinta con ordinanza (non appellata) per insussistenza del fumus boni iuris .

4. All’esito della pubblica udienza del 17 luglio 2024 il Collegio tratteneva la causa per la decisione di merito.

5. Esaurita l’esposizione dello svolgimento del processo, è possibile

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