TAR Roma, sez. IV, sentenza 2023-05-29, n. 202309034
Sintesi tramite sistema IA Doctrine
L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.
Segnala un errore nella sintesiSul provvedimento
Testo completo
Pubblicato il 29/05/2023
N. 09034/2023 REG.PROV.COLL.
N. 06861/2023 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 6861 del 2023, proposto da
Mec 3 s.r.l., rappresentata e difesa dagli avvocati M C, G F, L M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Roma, via Trionfale, 5637;
contro
Ministero delle Imprese e del Made in Italy, non costituito in giudizio;
per l'annullamento
del decreto emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy - Direzione Generale per gli incentivi alle imprese e notificato in data 13.3.2023.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 24 maggio 2023 il dott. Angelo Fanizza e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
La società MEC 3 s.r.l. ha impugnato e chiesto l’annullamento del decreto emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy - Direzione Generale per gli incentivi alle imprese e notificato in data 13.3.2023, con cui si è disposto che “ il contributo concesso con il decreto n. -OMISSIS- del 21/05/2018 all'impresa MEC.3 S.R.L., con sede legale in Via Europa 74 Lonate Pozzolo (VA) e di importo pari ad € 23.152,10 è revocato ” e con conseguente ordine di restituzione.
In sintesi è accaduto: che ai sensi dell’art. 1, comma 55, della legge 232/2016 (disposizione che, al fine di favorire la transizione del sistema produttivo nazionale verso la manifattura digitale e di incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo o di prodotto, consente alle imprese di micro, piccola e media dimensione di accedere ai finanziamenti e ai contributi di cui all’art. 2 del DL 69/2013 per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica aventi come finalità la realizzazione di investimenti in tecnologie, compresi gli investimenti in big data, cloud computing , banda ultralarga, cybersecurity , robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura 4D, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti) è stata indetta una procedura di finanziamento alla quale ha partecipato la società ricorrente; che tale richiesta ha riguardato “ un investimento pari ad € 615.000,00 (iva esclusa) avente ad oggetto l'acquisto di un macchinario industriale (fresatrice a montante mobile mod SLP 8.000 “new generation” dotata di testa automatica ed equipaggiata di unità di governo digitale Heidenhain mod TNC 640) da una società Spagnola, Soraluce S. Coop ”; e che “ con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico n. -OMISSIS- del 21/05/2018 veniva quindi concesso il contributo pari ad € 23.152,10, in rate annuali ” (cfr. pag. 3).
Nell’impugnato provvedimento di revoca si è evidenziato che “ l'impresa in violazione di quanto disposto all'art. 12, comma 1, lettera a) del decreto interministeriale 25 gennaio 2016, ha fornito dichiarazioni mendaci/esibito atti falsi/contenenti dati non rispondenti a verità poiché con la richiesta di erogazione della prima quota di contributo, il sig. -OMISSIS- in data 03/07/2018, in qualità di legale rappresentante dell'impresa MEC.3 S.R.L., ha dichiarato che alla data di presentazione della suddetta richiesta "tutti i beni oggetto di agevolazione sono stati pagati a saldo" ”; in sostanza, è stato contestato che “ il pagamento a saldo della fattura n. IVM/21800044 del 19/06/2018 emessa dall'impresa Soraluce s.coop per l'importo imponibile di € 615.000,00 è