TAR Genova, sez. I, sentenza 2021-12-06, n. 202101045

Pubblicato il 06/12/2021

N. 01045/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00808/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la UR

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 808 del 2015, proposto da
Grandi Stazioni Immobiliare S.p.A., succeduta a Grandi Stazioni S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati Giuseppe Inglese e Stefano Vinti, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Giuseppe Inglese in Genova, via Porta D'Archi, 3;

contro

Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della UR, in persona del Ministro pro tempore , rappresentato e difeso dall'Avvocatura distrettuale dello Stato, domiciliataria ex lege in Genova, viale Brigate Partigiane, 2;

per l'annullamento

del provvedimento di cui alla nota della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della UR n. 12484 del 13 maggio 2015, recante accertamento della qualifica di bene culturale del Palazzo ex Compartimentale F.S., facente parte del compendio "Stazione ferroviaria di Genova Principe";

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio dell’amministrazione intimata;

Viste le memorie depositate dalle parti a sostegno delle rispettive difese;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 17 novembre 2021 il dott. Giuseppe Caruso e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

FATTO e DIRITTO

Con atto notificato il 13/17 luglio 2015 e depositato il 16 settembre 2015, la Grandi Stazioni S.p.a. (oggi Grandi Stazioni Immobiliare S.p.a.) impugna il provvedimento di cui alla nota della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della UR n. 12484 del 13 maggio 2015, recante accertamento della qualifica di bene culturale del Palazzo ex Compartimentale F.S., facente parte del compendio "Stazione ferroviaria di Genova Principe".

Essa fa presente di aver acquistato l’edificio dalle Ferrovie dello Stato S.p.a. con atto di compravendita del 29 marzo 2001, previa acquisizione della nota della Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici della UR n. 8617 del 13 ottobre 2000, richiesta ai fini di cui all’art. 55 del D.L.vo n. 490/1999 ed attestante che questo “non risulta compreso nell’elenco degli immobili sottoposti a disposizioni di tutela del D.L.vo 490/99” , sicché per la verifica di un suo eventuale interesse culturale sarebbe stata in seguito predisposta “l’istruttoria di vincolo ai sensi del D.L.vo 490/1999”.

Deduce il seguente, articolato, motivo unico:

Violazione degli articoli 10 e ss. del D.Lg.vo n. 42/2004, nonché dei principi di proporzionalità, trasparenza, completezza e logicità dell’istruttoria. Sviamento di potere per violazione del legittimo affidamento e totale abnormità. In considerazione della comunicazione di assenza di vincoli in essere resa dalla Soprintendenza nel 2000 - espressamente richiesta ai fini della compravendita dell’edificio – si sarebbe consolidato al riguardo un legittimo affidamento. Inoltre, in conformità della prassi seguita per altre Stazioni (Venezia), la stessa Sovrintendenza avrebbe successivamente rafforzato detto affidamento, con nota n. 31586 del 28 ottobre 2013, con la quale ha comunicato alla ricorrente l’intendimento di avviare d’ufficio le procedure di verifica dell’interesse culturale sull’intero compendio della Stazione di Genova Principe “al fine di formalizzare il regime vincolistico sullo stesso, distinguendo le