TAR Catania, sez. I, sentenza 2016-05-27, n. 201601498
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Testo completo
N. 01498/2016 REG.PROV.COLL.
N. 00038/2016 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia
sezione staccata di IA (Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 38 del 2016, proposto da:
EL AR RO, rappresentata e difesa dall'avv. Massimo De Luca, con domicilio eletto presso il suo studio in IA, via Cagliari, n. 27;
contro
Comune di Paternò, in persona del Sindaco pro tempore , rappresentato e difeso dall'avv. Alfio Platania, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Vincenzo Marchese in IA, via Vincenzo Giuffrida, n. 103;
Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, Assessorato Bilancio e Finanze della Regione Siciliana, Assessorato Regionale al Lavoro della Regione Siciliana, Assessorato Regionale dell'Economia della Regione Siciliana, Assessorato Regionale della Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana, Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore , tutti rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato di IA, domiciliataria per legge in IA, via Vecchia Ognina, n. 149;
nei confronti di
AR AR SE, NC Lo RA, AR CA, GI CI, OV CI e AL CI, tutti non costituiti;
per l'esecuzione
del giudicato nascente dal sentenza n. 456/2014 emessa dalla Corte d’Appello di IA il 6 maggio 2010.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di Paternò, dell’Assessorato ai Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, dell’Assessorato Bilancio e Finanze della Regione Siciliana, dell’Assessorato Regionale al Lavoro della Regione Siciliana, dell’Assessorato Regionale dell'Economia della Regione Siciliana, dell’Assessorato Regionale della Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro della Regione Siciliana e dell’Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana;
Visto l 'art. 114 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 12 maggio 2016 la dott.ssa Eleonora Monica e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
Con Con il presente gravame, la ricorrente agisce per ottenere l’esecuzione della sentenza con cui la Corte d’Appello di IA “ in parziale riforma della sentenza del Tribunale di IA, emessa in data 3.7.2007 ” ha disposto “ la detrazione, dall’importo riconosciuto a titolo risarcitorio dalla sentenza impugnata, delle somma percepite … nel periodo decorrente tra il 6.3.2002 ed il 13.9.2007 ”, confermando “ per il resto la sentenza appellata ” (che già aveva dichiarato il suo diritto ad essere assunta alle dipendenze del Comune, condannando l’amministrazione al risarcimento del danno “ quantificato nell’ammontare delle retribuzioni non corrisposte, da commisurarsi come in motivazione, a decorrere dal 6.3.2002 ” nonché al rimborso delle relative spese legali), condannando lo stesso Comune alla rifusione delle spese del relativo giudizio di secondo grado, liquidate in complessivi euro 3.750,00, oltre accessori di legge.
Parte ricorrente chiede, inoltre, la fissazione di una somma di denaro, ai sensi dell’art. 114, quarto comma, lett. e), del cod. proc. amm., per l’ipotesi di ulteriore ritardo nell’esecuzione