TAR Roma, sez. 5B, ordinanza cautelare 2022-11-29, n. 202207300

Sintesi tramite sistema IA Doctrine

L'intelligenza artificiale può commettere errori. Verifica sempre i contenuti generati.Beta

Segnala un errore nella sintesi

Sul provvedimento

Citazione :
TAR Roma, sez. 5B, ordinanza cautelare 2022-11-29, n. 202207300
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Roma
Numero : 202207300
Data del deposito : 29 novembre 2022
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 29/11/2022

N. 13183/2022 REG.RIC.

N. 07300/2022 REG.PROV.CAU.

N. 13183/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta Bis)

ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 13183 del 2022, proposto da


-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati F S, M A R, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio Francesco D'Addabbo in Roma, via Vigna Stelluti 157;


contro

Presidente della Repubblica Italiana, in persona del Presidente in carica, Ministero dell'Interno, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

del Decreto del Presidente della Repubblica dell’01 luglio 2022 con il quale è stato annullato il decreto del Presidente della Repubblica emesso in data 01.08.2016 di concessione della cittadinanza italiana in favore dell’istante -OMISSIS-;


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'Interno;

Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;

Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;

Visti tutti gli atti della causa;

Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 25 novembre 2022 il dott. G V e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;


Considerato che il ricorso, ad un sommario esame proprio della presente fase, non appare assistito dai prescritti requisiti per la concessione della richiesta misura cautelare, poiché, dagli elementi di valutazione acquisiti in corso di causa, non emergono profili che inducono ad una ragionevole previsione sull’esito favorevole del ricorso, atteso che:

- il ricorso in epigrafe è volto a far valere l’illegittimità dell’annullamento d’ufficio del d.P.R. di concessione della cittadinanza, coinvolto in una vicenda penalmente rilevante, avente ad oggetto la condotta fraudolenta di una funzionaria infedele del Ministero dell’Interno, già condannata con sentenza definitiva in sede penale per i reati di cui agli artt. 615- ter e 615- quater c.p. per aver definito positivamente circa 100 pratiche, senza la previa rigorosa istruttoria procedimentale, mediante l’accesso abusivo al sistema informatico e manipolazione dei dati dietro corrispettivo ed attualmente coimputata, in associazione con altri soggetti, per ulteriori circa 500 pratiche di cittadinanza definite favorevolmente, tra le quali risulta ricompresa anche quella dell’odierna parte istante;

- tale provvedimento di autotutela appare, allo stato, immune dai vizi di legittimità prospettati dal ricorrente alla luce delle ragioni enunciate dalla costante giurisprudenza anche di questa Sezione (

Iscriviti per avere accesso a tutti i nostri contenuti, è gratuito!
Hai già un account ? Accedi