TAR Venezia, sez. I, sentenza 2014-10-07, n. 201401267

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Venezia, sez. I, sentenza 2014-10-07, n. 201401267
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Venezia
Numero : 201401267
Data del deposito : 7 ottobre 2014
Fonte ufficiale :

Testo completo

N. 01247/2013 REG.RIC.

N. 01267/2014 REG.PROV.COLL.

N. 01247/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il VE

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1247 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
CO Stabile Europeo, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati Daniele Spinelli, Barbara Bracarda e Francesco Mazzoleni, con domicilio eletto presso la segreteria del Tribunale ai sensi dell’art. 25, comma 1, del cod. proc. amm.;



contro

CO TA NU EN, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati Antonio Sartori e Giovanni Sala, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Venezia-Mestre, Calle del Sale, 33;



nei confronti di

Commissione di gara c/o CO TA NU EN;



e con l'intervento di

ad opponendum :
CO Stabile Medoacus Scarl, in persona del legale rappresentante pro tempore , rappresentato e difeso dagli avvocati Nicola Creuso e Stefania Lago, con domicilio eletto presso la segreteria del Tribunale ai sensi dell’art. 25, comma 1, del cod. proc. amm.;



per l’annullamento

previa sospensione dell’efficacia

del provvedimento di esclusione dalla gara per l’affidamento della “progettazione esecutiva e realizzazione delle opere di laminazione delle piene del fiume Agno-Guà attraverso l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano in provincia di Vicenza Cassa di Monte” .; di ogni altro atto annesso, conseguente e presupposto.

Per la declaratoria d’inefficacia del contratto ove medio tempore stipulato.

Per il risarcimento del danno subito.

Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati;

Visto l’atto di costituzione in giudizio del CO TA NU EN;

Visto l’atto di costituzione in giudizio ed il ricorso incidentale proposto dal ricorrente incidentale CO Stabile Medoacus S.C.Arl, CO Stabile Idra Building. Soc. Consortile a r.l., ed altri, rappresentato e difeso dagli avv. Nicola Creuso, Stefania Lago, con domicilio eletto presso la segreteria del Tribunale ai sensi dell’art. 25, comma 1, del cod. proc. amm.;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nell’udienza pubblica del giorno 10 luglio 2014 il dott. Enrico Mattei e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.



FATTO

Con atto di ricorso (n.r.g. 1247/13), notificato a mezzo posta in data 14-19 settembre 2013 e depositato il successivo 20 settembre, il CO Stabile Europeo ha adito l’intestato Tribunale per chiedere l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dei provvedimenti, meglio in epigrafe specificati, riguardanti la procedura di gara indetta dal CO TA NU EN per l’affidamento della “progettazione esecutiva e realizzazione delle opere di laminazione delle piene del fiume Agno-Guà attraverso l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano in provincia di Vicenza Cassa di Monte” , nel corso della quale veniva escluso dalla competizione in considerazione del fatto che “le opere individuate dagli elaborati progettuali contenuti nell’offerta tecnica (…), così come risultano alla luce delle varianti proposte, non fanno salve, anzi stravolgono, le scelte progettuali fondamentali già effettuate dall’Amministrazione non rispettando, in questo modo, i livelli prestazionali del progetto” (cfr. verbale di gara del 27 giugno 2013).

Avverso gli impugnati provvedimenti, il CO ricorrente ha proposto la seguente, articolata, doglianza:

I. Violazione, errata e falsa applicazione della normativa di gara (bando, disciplinare, capitolato tecnico, progetto definitivo e relazioni ad esso allegate, etc.). Violazione, errata e falsa applicazione dei principi sottesi allo ius variandi ed in particolare

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