TAR Roma, sez. 5B, sentenza 2023-06-27, n. 202310863
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Testo completo
Pubblicato il 27/06/2023
N. 10863/2023 REG.PROV.COLL.
N. 04243/2018 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Quinta Bis)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 4243 del 2018, proposto da -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato P G, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Giuseppe Palumbo 3;
contro
Ministero dell'Interno, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per l'annullamento
del decreto del Ministero dell’interno del 1° agosto 2017, notificato il 18 gennaio 2018, di rigetto della domanda di cittadinanza presentata ai sensi dell’art. 9, comma 1, lett. f, della legge n. 91/1992-OMISSIS-
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 28 marzo 2023 la dott.ssa Antonietta Giudice e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
I. - Il ricorrente ha presentato istanza intesa ad ottenere la concessione della cittadinanza italiana, ai sensi dell’art. 9, comma 1, lett. f), della legge n. 91/1992, in data 6 novembre 2012.
II. - Esperita l’istruttoria di rito, l’Amministrazione con DM del 1° agosto 2017, ha respinto la domanda, previa comunicazione ex art. 10- bis della legge n.241/1990, ritenendo che non vi fosse coincidenza tra l’interesse pubblico e quello del richiedente alla concessione della cittadinanza, essendo emersa dai rapporti della Questura di Milano del 22.05.2014 e della Questura di Bergamo del 19.08.2015, a carico dell'interessato la seguente situazione penale:
- 20.09.2011, notizia di reato per violazione dell’art. 508 c.p. ( arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole e industriali; sabotaggio ) e dell’art. 610 c.p. ( violenza privata )
III. – Il ricorrente eccepisce l’illegittimità dell’atto impugnato, chiedendone l’annullamento dell’efficacia per tardività della contestazione e carenza di adeguata motivazione, deducendo di non avere pregiudizi penali e assumendo che le argomentazioni sottese al rigetto sono contraddette dal contesto familiare e lavorativo del ricorrente. Precisa altresì che la p.a. con le osservazioni formulate avverso il preavviso di rigetto la p.a. sarebbe stata messa in condizione di conoscere la posizione penale del richiedente che non ha subito alcuna condanna né era allora sottoposto a procedimento penale, ma non ne avrebbe tenuto conto.
IV. - Il Ministero dell’interno ha depositato documenti del fascicolo del procedimento e una relazione difensiva, contestando nel merito le censure ex adverso svolte e concludendo per il rigetto della domanda di annullamento del diniego impugnato.
V. – A seguito di ordinanza collegiale istruttoria n. -OMISSIS-, con cui è stata rappresentata la necessità di “ acquisire elementi informativi di maggiore dettaglio circa i motivi ostativi sottesi all’avversato provvedimento di diniego ” “[v] isto il carattere generico delle contestazioni formulate … che non forniscono informazioni sulle circostanze di fatto delle contestazioni addebitate nonché sull’eventuale apertura di procedimenti penali e sui relativi esiti e sviluppi processuali ”, la difesa erariale ha prodotto il certificato del casellario giudiziale aggiornato e una relazione difensiva in cui ha, tra l’altro, sostenuto che l’impugnato provvedimento è stato adottato sulla base delle risultanze istruttorie emerse al momento dell’adozione dello stesso.
VI. – All’udienza pubblica del 28 marzo 2023, la causa è stata trattenuta in decisione.
DIRITTO
I. - Il ricorso è meritevole di favorevole apprezzamento.
II. - Il Collegio reputa utile in funzione dello scrutinio delle osservazioni formulate nell’atto introduttivo del giudizio una premessa di carattere teorico in ordine al potere attribuito all’amministrazione in materia, all’interesse pubblico protetto e alla natura del relativo provvedimento e alla natura del relativo provvedimento alla luce della giurisprudenza in materia, nonché dei precedenti dalla Sezione (cfr. TAR Lazio, Roma, Sez. V bis, n. 1590/2022, n. 2944/2022; n. 2945/2022; 3018/2022, 3471/2022).
L'acquisizione dello status di cittadino italiano per naturalizzazione è oggetto di un provvedimento di concessione, che presuppone l'esplicarsi di un'amplissima discrezionalità in capo all'Amministrazione.
La dilatata discrezionalità in questo procedimento si estrinseca attraverso l’esercizio di un potere valutativo che si traduce in un apprezzamento di opportunità in ordine al definitivo inserimento dell'istante all'interno della comunità nazionale, apprezzamento influenzato e conformato dalla