TAR Roma, sez. IV, sentenza 2023-04-20, n. 202306846
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Testo completo
Pubblicato il 20/04/2023
N. 06846/2023 REG.PROV.COLL.
N. 15546/2022 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio
(Sezione Quarta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 15546 del 2022, proposto da
-OMISSIS-., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati E P e M L, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia
contro
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (già Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili), in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso ex lege dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale è domiciliato in Roma, alla Via dei Portoghesi, n. 12;
nei confronti
ANAC - Autorità Nazionale Anticorruzione, in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, alla Via dei Portoghesi, n. 12;
per l'annullamento
- del “provvedimento interdittivo a contrarre con le pubbliche amministrazioni e con le stazioni appaltanti, come definite dal codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 (ai sensi dell’art. 14, comma 1, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, come modificato dal decreto –legge 21 ottobre 2021 n. 146, convertito in legge con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2021 n. 215)”, adottato dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili – Dipartimento per la programmazione strategica, i sistemi infrastrutturali, di trasporto a rete, informativi e statistici, Direzione Generale per le strade e Autostrade, l’alta sorveglianza sulle infrastrutture stradali e la vigilanza sui contratti dei concessori autostradali, in data 8 novembre 2022, REG. DECRETI R. -OMISSIS-;
- di ogni altro atto, presupposto, conseguenziale e connesso.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di ANAC - Autorità Nazionale Anticorruzione e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica del giorno 19 aprile 2023 il dott. Roberto Politi e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
1. Espone parte ricorrente che, in data 25 novembre 2021, l’Agenzia di Tutela della Salute di Pavia emetteva provvedimento di sospensione dei lavori, in relazione al cantiere sito in Cava Manara (PV), ai sensi dell’art. 14, commi 1 e 8 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, avendo riscontrato violazioni delle norme a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro (mancanza di protezioni verso il vuoto), con decorrenza ed efficacia immediata dalla notifica del provvedimento, in data 25 novembre 2021.
A seguito dell’accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro, della rimozione delle conseguenze pericolose delle violazioni riscontrate e di ottemperanza alle prescrizioni impartite, nonché del versamento della somma aggiuntiva di cui al comma 9 dell’art. 14 del D.Lgs. n. 81/2008, in data 13 dicembre 2021 veniva disposta la revoca del provvedimento di sospensione, alla quale faceva seguito il pagamento dell’importo residuo della somma aggiuntiva indicata nel medesimo provvedimento di revoca.
In data 8 novembre 2022, veniva alla ricorrente comunicato il decreto interdittivo alla contrattazione con le Pubbliche Amministrazioni e con le stazioni appaltanti, avente decorrenza ed efficacia dalla data del verbale di sospensione e per tutto