TAR Napoli, sez. V, sentenza 2023-01-25, n. 202300539

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Sul provvedimento

Citazione :
TAR Napoli, sez. V, sentenza 2023-01-25, n. 202300539
Giurisdizione : Tribunale amministrativo regionale - Napoli
Numero : 202300539
Data del deposito : 25 gennaio 2023
Fonte ufficiale :

Testo completo

Pubblicato il 25/01/2023

N. 00539/2023 REG.PROV.COLL.

N. 03071/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quinta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3071 del 2022, proposto da
CO.CE.RE.ST. Soc. Coop. in Liquidazione Coatta Amministrativa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato F A D M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



contro

Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta in Liquidazione, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati R L, M M, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;



per l'esecuzione del giudicato

formatosi sul decreto ingiuntivo n. 119/2008, emesso dal Tribunale Civile di S.M. Capua Vetere - Sezione Distaccata di Caserta il 7.2.2008 e depositato in pari data, notificato al Consorzio ACSA CE/3 S.p.a. in data 27.2.2008 e dichiarato definitivamente esecutivo, con il rigetto dell'opposizione del Consorzio debitore, dal Tribunale di S.M. Capua Vetere - I Sezione Civile con sentenza n. 1723/2018 del 17.5.2018, pubblicata il 21.5.2018 e passata in giudicato.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta in Liquidazione;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 10 gennaio 2023 il dott. G D V e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.




FATTO e DIRITTO

Viene in decisione il ricorso proposto dalla Cocerest soc. coop., in liquidazione coatta amministrativa, ai sensi dell’art. 112 e seguenti del c.p.a., per l’ottemperanza al decreto ingiuntivo 119/2008 del Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Sezione Distaccata di Caserta e alla successiva sentenza n. 1723/2018 (passata in giudicato) di rigetto della relativa opposizione, con condanna del Consorzio Acsa CE/3 S.p.a. operativo nella gestione e smaltimento di rifiuti – cui succedeva il Consorzio Unico di Bacino per le Province di Napoli e Caserta (CUB) ai sensi dell’art. 11, comma 8, del D.L. n. 90/2008 convertito con modifiche dalla L. n. 123/2008 – al pagamento della somma residua di € 1.178.319,50 (al netto dell’importo di € 177.842,23 assegnato alla ricorrente a seguito di altra procedura esecutiva andata a buon fine), oltre interessi ex D.Lgs. n. 231/2002 dalla scadenza di 30 giorni dall’emissione delle fatture sottostanti fino al saldo e alla rivalutazione monetaria.

Giova premettere che, in ordine al credito vantato dalla ricorrente, pende analogo giudizio esecutivo innanzi al Tribunale ordinario di Santa Maria Capua Vetere, promosso dal Consorzio ricorrente in danno del CUB in liquidazione, nella forma del pignoramento presso terzi ex art. 543 c.p.c. nei confronti del Comune di San Felice a Cancello in qualità di terzo debitore.

Nel corso di tale giudizio il CUB proponeva opposizione all’esecuzione ed eccepiva l’impignorabilità delle somme ai sensi dell’art. 15, comma 3, del D.L. n.